Un “leone” e più giardini interni: porte aperte a casa Bagioli

Di rado si alza il velo su Casa Bagioli, uno degli edifici più suggestivi del centro storico di Cesena, con il suo “leone” e il suo giardino segreto.

Per la festa del patrono, oggi e domani (dalle 17,30 alle 21,30), la proprietaria Alessandra Placucci – nipote del pittore e scenografo Alessandro Bagioliapre le porte della sua storica dimora. L’occasione è data dalla vernissage d’arte mista dell’artista Francesca Macheda, inaugurata ieri. L’ingresso è in via Montalti 10, accanto al chiostro di San Francesco, con il suo celebre portale sovrastato da un’imponente statua che pare avere le fattezze del re degli animali, ma in realtà ritrae un pastore maremmano di nome ‘Leone’. Era un animale molto caro ad Alessandro Albertarelli, che nel 1868 acquistò la proprietà, in seguito ereditata dalla famiglia Bagioli.

Oltre agli ambienti e le memorie conservati con devozione dalla signora Placucci, e allo lo splendido giardino che si affaccia su via Montalti, la casa custodisce anche un altro giardino interno a uso esclusivo della famiglia, da cui si accede percorrendo uno stretto corridoio. “Era paragonabile al kepos greco, per la comunanza di piante ornamentali e di alberi da frutto: nespoli, melograni, cachi. Una vasca ornamentale, un antico pozzo e un laghetto riportano al gusto del primo ‘900, conferendo al luogo un’atmosfera incantata, un giardino delle meraviglie invisibile, nel cuore della città, che segue un percorso interno a via Uberti”, lo descrive il blog ‘Cesena di una volta’.

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