Un Macfrut sempre più internazionale

È un Macfrut sempre più internazionale e in grande crescita quello che si terrà a Rimini dal 3 al 5 maggio. L’evento organizzato da Cesena fiera, giunto alla quarantesima edizione, è stato presentato questa mattina a Roma nella sede dell’Agenzia Ice (ex Istituto commercio estero). Confermato l’abbinamento con la biennale Fieravicola, alla 53esima edizione.

I numeri sono in crescita non solo rispetto al 2022 ma anche sul 2019, ultima edizione prima del periodo pandemico: «Penso che sarà una edizione importante, che ci ricorderemo, come nel 2015 quando avvenne il trasferimento a Rimini – ha esordito Renzo Piraccini, presidente di Macfrut e Fieravicola -. Questo 2023 vede un boom internazionale, una svolta, con un 50 per cento di espositori esteri contro il 30 per cento dello scorso anno, merito del grande lavoro dell’Ice, e 1500 buyer internazionali invitati dalla fiera».

In crescita anche gli spazi occupati, con l’utilizzo di ulteriori due grandi padiglioni del quartiere fieristico riminese: «L’area espositiva cresce del 35 per cento sullo scorso anno e del 20 per cento sul 2019. Aumenta lo spazio destinato ai campi di prova, 2800 metri quadrati di terreno contro i 1500 dello scorso anno. E la parte contenutistica è più forte che mai, con un centinaio di eventi organizzati in tre giorni».

Un successo che si spiega con l’impostazione dell’evento: «Siamo una fiera diversa dalle altre, distintiva, di filiera, mentre altri grandi fiere sono “di prodotto” – ha aggiunto Piraccini –. Siamo per i buyer, certo. Ma qui ci sono anche gli imprenditori, grandi e piccoli, che vogliono capire le tendenze del settore».

Il carattere internazionale della fiera è testimoniato dai tanti paesi rappresentati: 18 dall’America latina, 19 dall’Africa (specie Egitto, Algeria e Ghana, sempre più strategici), oltre ad Arabia Saudita (stand nazionale con 10 imprese) e Cina (stand nazionale con 30 imprese).

Non mancheranno poi aree dedicate alle biosoluzioni, «settore in grandissima crescita, con 51 espositori contro i 28 dello scorso anno», e tanti focus tematici, ognuno dei quali coordinato da esperti del settore. In collaborazione con il Politecnico delle Marche si terranno gli “International blueberry Days”, dedicati ai mirtilli. Ci sarà spazio anche per il Salone del vivaismo e dell’innovazione varietale (con 30 vivai presenti contro i 14 del 2022), il nuovo “The red planet” sul mondo del pomodoro, il salone delle spezie e delle erbe officinali (50 espositori, di cui il 60% esteri), con un’area di prove in campo. Confermato l’AcquaCampus di Anbi (associazione consorzi bonifiche) e Cer, con tutte le novità su irrigazione e sensoristica, e l’area innovazione e start-up di Credit Agricole (25 espositori).

Il focus internazionale di quest’anno sarà dedicato all’America Latina, mentre regione partner sarà la Calabria. Nell’ambito del Macfrut sarà poi avanzata ufficialmente la candidatura di Roma a Expo 2030 e presentato il Padiglione Italia all’Expo di Doha (Qatar).

«Questi risultati sono il frutto di un gioco di squadra messo in campo tra team Macfrut, 15 dipendenti e altrettanti in supporto, espositori e le istituzioni che sostengono la fiera. Un ringraziamento particolare va al ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale e all’Agenzia Ice. Stiamo rivedendo una serie di buyer internazionali di prodotto che non vedevamo da anni» ha concluso Piraccini.

Alla presentazione sono intervenuti diversi relatori, di cui daremo conto in un numero speciale di AgriRomagna, tutto dedicato a Macfrut, in uscita con il Corriere Cesenate del 27 aprile.

Unica nota stonata, nella presentazione odierna, l’assenza della politica. In passato alle presentazioni di Macfrut partecipavano ministri o viceministri. Quest’anno era atteso il sottosegretario del ministero dell’Agricoltura, sovranità alimentare e foreste Patrizio Giacomo La Pietra. Lo stesso però ha dato forfait all’ultimo momento “per impegni in aula del Senato”. Nemmeno il suo consigliere diplomatico, inviato in sostituzione, è riuscito a raggiungere l’Ice “imbottigliato nel traffico romano”.