Un master di alta specializzazione in Chirurgia e traumatologia acuta

Giunto alla seconda edizione, il primo master in Italia sulla chirurgia e traumatologia acuta attivato presso il Dipartimento Chirurgico e Grandi traumi di Cesena sarà inaugurato giovedì 5 dicembre alle 15,30 presso l’Aula magna dell’ospedale Bufalini.

Ad annunciarlo, non senza una punta di orgoglio – l’Università di Milano  Niguarda è arrivata dopo, e avvia solo da quest’anno la prima edizione di analoga iniziativa – lo staff medico del Trauma center dell’Ausl Romagna, Luca Ansaloni, primario di Chirurgia generale e Medicina d’urgenza, e Vanni Agnoletti, direttore di Anestesia e Rianimazione (fa parte dello staff anche la dottoressa Costanza Martino), promotori del master. Con loro Pierdomenico Lonzi, responsabile della formazione per Ausl Romagna, e Fabrizio Abbondanza, direttore di Serinar che ne gestisce l’operatività (foto).

Il Master di II livello sul tema “Acute care surgery and trauma” è organizzato dall’Università di Bologna, scuola di Medicina e chirurgia, in collaborazione con Ausl Romagna e con il patrocinio di Wses, World society of emergency surgery e si svolge, non a caso, a Cesena che è anche la sede del Trauma center dell’Ausl Romagna, uno dei tre trauma center regionali oltre a quello di Bologna, che serve però anche le Ausl di Modena e Ferrara, e Parma cui fanno riferimento anche Piacenza e Reggio Emilia.

Un caso modello quello del trauma center cesenate dove è attivo il Siat,  Sistema integrato assistenza traumi della Romagna. Qui il territorio di riferimento della struttura e quello di competenza dell’Ausl coincidono, permettendo un lavoro di continuo scambio e sinergia. Una realtà di avanguardia in un ambito che in America è già da tempo strutturato, in grandi città come Baltimora, Denver, Los Angeles.

La specificità del Master è quella di formare professionalità in grado di occuparsi non solo dell’aspetto chirurgico del malato, in urgenza, ma anche delle condizioni generali di questo tipo di paziente, condizioni che spesso sono critiche. I malati che approdano al Trauma center raggiungono una mortalità del 30/40 per cento, e sono tra i 700 e gli 800 i casi ogni anno per quanto riguarda l’Ausl romagnola.

Dall’edizione 2018/2019 del Master sono usciti 5 masterizzati, ad oggi sono 5 i nuovi iscritti provenienti da Modena, Torino, Milano, Trieste e Parma. Il corso offre un massimo di 12 posti. L’età media dei partecipanti è di 40 anni, si tratta di specialisti in Chirurgia generale, Anestesiologia e rianimazione e Medicina d’urgenza e Pronto soccorso.

La provenienza dei partecipanti è nazionale. Un segno di merito. “Il nostro intento – ha detto Pierdomenico Lonzi – è diventare attrattivi per i professionisti e per l’Università”. I docenti provengono da Unibo e dall’Ausl Romagna. Non si tratta di un Master teorico, sottolineano i promotori, ma di una proposta professionalizzante, in un ambito fino ad ora non presidiato e di carattere altamente innovativo.  Iscriversi costa 4.500 euro e i costi dell’iniziativa sono coperti dalle iscrizioni stesse.

Non è un caso che l’esperienza del Trauma center sia nata in Emilia Romagna, ad avere l’idea fu Giorgio Gambale, anestesista-rianimatore presso il Maggiore di Bologna. A far scattare la molla, la strage di Bologna e le immagini del pullman cui si dovette ricorrere per trasportare i feriti. Da lì il primo abbozzo del 118 che è oggi l’ossatura del servizio, nata per creare una rete in grado di affrontare il fattore tempo, spiegano Luca Ansaloni e Vanni Agnoletti, determinante in generale per la medicina e in particolare per salvare vite in caso di traumi. Al professor Gambale e al professor Orazio Campione, che fu il primo a identificare la chirurgia d’urgenza, entrambi morti prematuramente, è dedicato il Master che conta anche sulla collaborazione con la facoltà di Informatica di Cesena e di Economia di Forlì.

L’evento inaugurale vedrà interventi della professoressa Rita Maria Melotti, del professor Gilberto Poggioli e del dottor Carlo Lusenti. Interverranno inoltre i medici Luca Ansaloni, Vanni Agnoletti, Massimo Chiarugi, Lugino Tosatto, Mauro Monesi e Emanuela Giampalma.

A questa iniziativa di alta specializzazione, anticipa Lonzi, ne seguiranno altre. Ci sono sette master in arrivo distribuiti tra le sedi di Rimini, Cesena, Faenza, Ravenna e Forlì ma si coglie durante la presentazione che qualcos’altro di interessante bolle in pentola.