Un numero verde per la consegna gratuita a domicilio di farmaci

Un numero verde per chiedere la consegna di farmaci a domicilio. Lo ha attivato Federfarma, Federazione nazionale unitaria titolari di farmacia che, per contribuire ad affrontare l’emergenza Coronavirus, ha messo in campo un servizio gratuito, riservato a chi per disabilità o gravi malattie non può recarsi in farmacia.

Il numero è 800189521 ed è gratuito e attivo su tutto il territorio nazionale, dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 18.

Una volta che la persona ha la ricetta medica può telefonare al numero verde, l’operatore la mette in contatto con la farmacia più vicina disponibile alla consegna.

Ad annunciare il sevizio è Alessandro Malossi, presidente dell’Ordine  dei farmacisti di Forlì-Cesena che, con l’occasione, ribadisce la necessità di “limitare la vita sociale di ciascuno, così da rallentare il proliferare dell’epidemia”.

“Le farmacie della provincia di Forlì-Cesena restano aperte – sottolinea Malossi – e seguono le disposizioni governative e locali per svolgere il servizio in questo periodo complicato. Tutte le farmacie sono disponibili a svolgere un servizio di consegna a domicilio”.

Per il momento, precisa il presidente, il servizio delle farmacie resta a porte aperte, con la richiesta di attenzione a garantire un’area di sicurezza pazienti-clienti. “Desidero sottolineare che i clienti sono stati finora educati e molto attenti ad osservare la richiesta di non affollare gli ambienti, facendo se necessario la fila anche all’esterno e mantenendo il metro di distanza. Meno facile avere la stessa attenzione una volta che si raggiunge il banco e si parla con il farmacista, ma arriveremo anche a questo”.

“La scelta di utilizzare guanti e mascherine viene lasciata al personale, anche per risparmiare ulteriore ansia ai pazienti”.

Infine, il dottor Malossi, anche titolare di una farmacia a Cesena, conclude “abbiamo capito che l’allontanamento sociale è dovuto alla necessità di non sovraffollare le strutture sanitarie. La situazione è già piuttosto critica. È molto importante dire che dobbiamo osservare scrupolosamente le indicazioni. Mi rendo conto che la nostra generazione – che non ha vissuto la guerra – non è abituata a questo stress che si è presentato. Tuttavia dobbiamo cercare di essere moderati e tranquilli. Le scene dei bar affollati di questi giorni sono da evitare”.