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Un risultato amaro
Più che sorrisi, il punto incamerato in casa del Sudtirol ha lasciato tanto amaro in bocca al Cesena. Sotto con il calcio di rigore trasformato da Casiraghi al 34’, i bianconeri hanno ristabilito la parità con Bortolussi, ancora dagli undici metri.
Nella ripresa i romagnoli si sono issati sugli scudi, mettendo in serio pericolo la porta della formazione diretta da Vecchi in almeno tre occasioni. Pur non trovando il colpo del ko, “mi soddisfa la prestazione dei ragazzi – ha esordito così William Viali al termine della partita – ma non il risultato. Nel girone di ritorno, spesso abbiamo fatto partite così importanti ma i punti raccolti sono stati pochi. È questo il salto di qualità che ci manca. Non mi meravigliano più le prestazioni dei miei ragazzi, anche se qualche partita l’abbiamo steccata. Cosa è mancato? La lucidità, con Caturano nel primo tempo e Zecca nella ripresa.
Se vogliamo essere protagonisti ai playoff, e andare avanti, dovremo diventare molto più cinici. Sotto l’aspetto fisico sono contento, i frutti di 15 giorni di allenamenti pieni si vedono, sapete cosa abbiamo superato. La condizione dei singoli sta migliorando e ci faremo trovare pronti per i prossimi impegni”. Ha messo a segno il 15° gol stagionale Mattia Bortolussi: dal dischetto il numero 20 è stato freddo, spedendo la palla sotto l’incrocio dei pali con un tiro potente e preciso. “Sono contento per il gol – spiega l’attaccante – ma la partita ci lascia l’amaro in bocca. Abbiamo creato moto, soprattutto nel secondo tempo. La gara potevamo sia vincerla che perderla e penso che il pareggio sia il risultato più giusto. Dopo lo svantaggio su rigore, la reazione è stata immediata e siamo riusciti a rimettere il risultato in parità. Alla fine il colpo decisivo è mancato perché siamo stati poco lucidi e più stanchi. Come mi sento? Bene, finché posso aiutare la squadra, corro. L’obiettivo principale è aiutare i compagni. Con l’Arezzo sarà una gara tosta, è l’ultima di campionato ma ci faremo trovare pronti sicuramente”.
Protagonista nel bene e nel male è stato Giacomo Zecca. Dopo la smanacciata di Nardi su un corner dalla destra al 33’, Beccaro ha impattato la sfera calciandola addosso all’esterno, nel cuore dell’area ospite. “Sul rigore causato – illustra l’ex Padova – ho preso la palla col fianco destro e mi ha lasciato il segno, tanto che l’ho fatto vedere all’arbitro. Se la sfera è poi carambolata sul braccio, era attaccato al corpo e non li fischiano più questi interventi, invece sapete come è andata”. Casiraghi ha così fissato il momentaneo vantaggio, ma dall’altra parte, dopo sei giri di lancette, a ruoli invertiti “sul rigore concesso, mi son sentito tirare il colletto della maglietta e credo fosse netto il fallo da rigore”. Anche per il classe 1997 il punto raccolto è stretto, “nella prima parte di gara il Sudtirol ci ha messo un po’ in difficoltà, ma abbiamo creato tanto nel secondo tempo, giocando la palla. Ho avuto due occasioni ghiotte: in entrambe ho calciato la palla di prima intenzione, non era facile direzionarla e Poluzzi ha fatto interventi degni di nota. Questo 1-1 lascia l’amaro in bocca”.