Cesena
Una mostra per riflettere su donne e disabilità acquisita
In molti casi si parla di multidiscriminazione, la combinazione tra disuguaglianze di genere e barriere che provoca un effetto moltiplicatore, rendendo le donne con disabilità più discriminate rispetto a chiunque altro. Anche quest’anno, in vista dell’8 marzo, Giornata internazionale dei diritti della donna, l’assessorato alle Politiche delle differenze del Comune di Cesena e il Forum sui Generis presentano il “Marzo delle donne” (vedi notizia richiamata). Tra le iniziative spicca “Mim-Osa: essere donna oltre la disabilità”, progetto che lascia emergere un tema non abbastanza affrontato e che accende i riflettori sulla discriminazione ma anche sul tema dell’accessibilità e dell’inclusione. Lo rende noto il Comune di Cesena, annunciando che, a partire da mercoledì 7 marzo, con inaugurazione alle 17,30, negli spazi della Biblioteca Malatestiana sarà visitabile, per un intero mese (fino a domenica 7 aprile) un’esposizione di immagini e parole che racconterà l’intero percorso svolto, per offrire un’occasione di riflessione sul tema dell’essere donna con disabilità acquisita. Un messaggio di valorizzazione della propria persona che, partendo da un tema specifico vuole allargarsi, a tutte le donne al di là del proprio percorso di vita. Le fotografie sono a cura di Werther Vincenzi.
Il percorso si riferisce alle donne con disabilità acquisita frequentanti il laboratorio Ginkgo della cooperativa sociale Cils e l’associazione Acea, dando loro voce e supportando i processi di consapevolezza ed empowerment. Per le persone con disabilità acquisita il trauma irrompe nel proprio percorso di vita creando una frattura fra ciò che si era prima e ciò che si è diventati. La condizione di disabilità assume un aspetto centrale nella vita della persona, ne condiziona l’immagine di sé, i propri desideri, influenzando anche il proprio modo di essere e di sentirsi donna. É necessario un lungo e lento lavoro per ritrovare una nuova dimensione personale che possa ri-comprendere e accettare tutte le parti di sé.
Il progetto si è sviluppato in tre moduli. Nella prima parte si sono svolti incontri di gruppo condotti dalla psicologa e psicoterapeuta Monika Piscaglia e la referente del progetto Ginkgo, Giuseppina Bonavolontà, in cui sono state affrontate varie tematiche legate alle proprie emozioni e vissuti. Il percorso è poi proseguito con due laboratori esperienziali: il primo è stato improntato sulla cura di sé e del proprio corpo, grazie alla collaborazione con l’ente di formazione Techne. Il secondo laboratorio di tipo creativo, tenutosi presso la fondazione Enaip, è stato caratterizzato dalla sperimentazione della manualità e creatività individuale per la realizzazione di accessori con l’utilizzo di varie tecniche e materiali.
All’inaugurazione dell’esposizione narrativa interverranno: Paolo Zanfini, direttore scientifico Biblioteca Malatestiana, gli assessori cesenati Carmelina Labruzzo e Carlo Verona, Gianfranco Valzania, presidente dell’associazione Acea, Sara Giorgi, responsabile servizi alla persona Cils, Monika Piscaglia e Giuseppina Bonavolontà.