Una sconfitta che fa doppiamente male

La sconfitta di Trieste per 2-1 fa doppiamente male al Cesena perché è maturata su episodi molto discutibili. Al vantaggio di Gomez su rigore al 32’ è seguito il raddoppio al minuto 62 di Petrella. Ingenua tanto fatale è risultata l’espulsione di Maddaloni per una spallata a Gomez a palla lontana che ha minato la gara per i bianconeri. Al 91’ prima Nardi e poi la traversa salvano il Cavalluccio da un passivo maggiore, sulle conclusioni in successione di Gomez e Boultam. Solo al 93’ Collocolo ha accorciato le distanze con la rete della bandiera.

“È una sconfitta che dà molto fastidio – ammette William Viali al termine della partita – non mi piace cercare alibi ma, nonostante le assenze, la voglia di fare l’ho vista e siamo partiti anche bene. Poi si sono messe di mezzo varie decisioni arbitrali molto discutibili. La Triestina ha tanti ottimi giocatori ma ha vinto una partita senza quasi tirare in porta, finché siamo rimasti in 10. Fa rabbia tutto questo, non siamo riusciti nell’impresa però fino alla fine non abbiamo mollato. Continuiamo a lavorare così e non abbattiamoci”.

Con un tiro di Capanni a inizio gara e un altro di Borello al ritorno in campo dall’intervallo, il Cesena non ha concretizzato le proprie palle gol create, se non negli ultimi minuti con l’assist di Longo per l’imbucata nel cuore dell’area di casa di Michele Collocolo, bravo a saltare il capitano dei giuliani Lambrughi e battere Valentini.

“Appena ho visto la palla centrale mi ci sono fiondato – spiega il centrocampista al secondo gol stagionale – ma la sfida l’abbiamo riaperta tardi. Peccato per come è andata”.

Tante critiche le ha ricevute il direttore di gara Marco Ricci perché “ha sbagliato su molte occasioni che ci hanno condizionato la giornata. Tutto ciò ci aiuterà a crescere, ora pensiamo a continuare a lavorare”.

Prossimo appuntamento sarà quello di mercoledì sera 3 febbraio con il Perugia all’”Orogel Stadium Dino Manuzzi”. “Sarà una gara difficile, loro vengono da tanti risultati positivi e speriamo di recuperare alcuni giocatori infortunati”. Padrone di casa in assoluto è stato Demetrio Steffè, ex della Triestina. “È tanto emozionante per me tornare qui – afferma commosso – ho passato due anni fantastici con questa maglia. Volevo venire in questo stadio per vincere invece ora provo molta rabbia perché il risultato è stato figlio di situazioni avverse”.

L’episodio che ha sbloccato il match, da cui è scaturito il rigore, è risultato il contatto tra Tonetto e Gomez in area romagnola: il difensore intento al disimpegno ha colpito l’attaccante che si è inserito davanti al pallone, forse però agganciando il piede del bianconero. La dinamica non chiara ha portato l’arbitro Ricci di Firenze a concedere il penalty, per poi tornare sui suoi passi ed infine convalidarlo dopo essersi consultato con il guardalinee. “Siamo andati sotto la prima volta che la Triestina è entrata in area di rigore. L’episodio da cui è scaturito il rigore è particolare. Poi abbiamo fatto la nostra partita con grande coraggio nella ripresa ma non è bastato”.