Valentina Morigi campionessa mondiale master nel salto triplo

I Campionati Mondiali master di Malaga si chiudono con un bottino davvero soddisfacente per la delegazione dell’atletica Endas Cesena in Spagna: un titolo mondiale, tre secondi posti e una nona piazza. A laurearsi Campionessa mondiale è stata la trentaseienne saltatrice cesenate Valentina Morigi che ha centrato il bersaglio nella gara del salto triplo grazie a un balzo di 11,69 metri.

Si è trattato di una gara difficilissima, giocata fino all’ultimo sulla tenuta nervosa delle atlete e che si è risolta soltanto all’ultimo salto e per un solo centimetro a favore della cesenate che ha saputo rintuzzare al meglio gli attacchi della rappresentante della Repubblica Ceca Drazbilova e dell’australiana Foster. La trasferta iberica della cesenate non era iniziata nel migliore dei modi. Nel salto in lungo risultava in cima alla lista delle iscritte grazie al suo stagionale di 5,58 metri, ma le raffiche improvvise e fastidiose del vento che spirava all’interno dello stadio dell’università di Malaga l’avevano costretta a doversi accontentare di un sesto che non avvicinava nemmeno le sue aspettative.

Forse anche per questa delusione l’allieva di Sandro Suriani, direttore tecnico dell’Atletica Endas, si è presentata sulla pedana del triplo ancor più determinata ed ha saputo raggiungere il gradino più alto del podio iridato.

Due argenti pesanti sono arrivati invece dalla velocista Cristina Sanulli, ultima frazionista azzurra sia nella 4×100 che nella 4×400: 46 anni, ispettrice della Polizia Municipale di Cesena, la Sanulli bronzo sui 200 agli ultimi Euroindoor, ha messo in carniere l’ottavo posto sui 400 metri e il quinto sulla mezza distanza prima di salire per due volte sul podio con le compagne di staffetta: dietro le spagnole e davanti alle americane nella staffetta veloce, fra tedesche e padrodne di casa nella staffetta del miglio. Per una saltatrice con l’asta gli attrezzi sono un fondamentale irrinunciabile. Quando, come in questo caso si è costretti a ricorrere ad aste recuperate al momento l’handicap è quasi insormontabile, ma nonostante questo Barbara Capellini è riuscita a issarsi sul secondo gradino del podio grazie ad un 3,10 ottenuto al primo tentativo che l’ha vista cedere soltanto alla croata Jerkovic.

Qualche rammarico resta al triplista Ugo Taccarino che, anche a causa di un infortunio al ginocchio capitato a pochi giorni dalla gara è rimasto a pochissimi centimetri dall’ammissione alla gara per le medaglie chiudendo al nono posto, primo degli esclusi dalla finale.