Villachiaviche e il Crocifisso definito miracoloso. Sabato sera incontro con il vescovo

È proprio vero che il cielo, quando ci si mette, ci riempie proprio di stupore. È la vicenda che mi è capitata, nei primi mesi del 2015. Un’emozione che mi ha pervaso. Mi sono sentito il dovere di non tenere per me questa notizia, ma di renderla pubblica per poter dare una speranza in più ai cuori.

Volendo scrivere un testo sulla storia di Villachiaviche, all’inizio appunto del 2015 sono stato all’archivio Vescovile di Cesena con purtroppo scarsi risultati. Qui mi hanno consigliato di recarmi all’Archivio di Stato, in quanto tutto il materiale della mia chiesa (Crocifisso compreso) proviene dalla Chiesa di San Giuseppe de’ Falegnami, che dipendeva dallo Stato. Si, la chiesa di San Giuseppino era situata a Cesena, in corso Sozzi, ed era una chiesa delle confraternite di mestieri, dei Falegnami appunto. Abbiamo ancora lo stendardo del 1600 che porta lo stemma di tale gruppo. Andai cercando le pubblicazioni esistenti riguardanti la demolita chiesa di San Giuseppe de’ Falegnami, situata in Corso Sozzi dove ha sede l’attuale Banca Popolare, esattamente dove ora c’è la galleria visibile nella foto, sostituita da un moderno edificio in cemento armato. Questo perché nel 1961, costruendo la chiesa di Villachiaviche, al parroco don Marino Budelacci vennero consegnati tutti gli arredi mobili e suppellettili esistenti nella chiesa, prima della demolizione. Tra questi c’era anche un crocifisso di medie dimensioni, del ‘500, in legno, che circa 25 anni fa venne appeso in alto, sul soffitto del presbiterio, poco visibile dal basso in quanto di discrete dimensioni. Dietro al Crocifisso era stato applicato uno sfondo in tessuto di color rosso.  Nell’aprile del 2013, volli portarlo più in basso fino a farlo scendere sopra l’altare, applicando un sistema a carrucola per poterlo alzare e abbassare, o addirittura distaccare (per esempio per il Bacio della Croce, il Venerdì santo) a proprio piacimento. Il Cristo ligneo agonizzante, dai tratti molto particolari specie in volto, insieme alla Croce, anche questa molto particolare per la presenza di spine e spirali bianche e blu nei bracci orizzontale e verticale, venne scolpito da un francese, del quale non conosciamo il nome, e commissionato da Sebastiano Brazzi, patrizio di Cesena. L’orecchio appare enormemente grande: forse perché il Cristo deve ascoltare molto tutti noi! Tra i documenti dell’Archivio di Stato è apparso un opuscoletto del 1752 redatto in occasione di una lite tra il parroco di San Zenone e il rettore di San Giuseppe dove si è potuto apprendere che questo Crocifisso era considerato miracoloso, e già nel 1684 veniva venerato e portato in processione varie volte l’anno nelle vie della città. Nelle foto che ritraggono la chiesa dei falegnami, vuota di ogni arredo, si vede ancora la nicchia rettangolare nel muro, dove era inserito il Crocifisso, nella parete sinistra.

Non sappiamo quante persone, abbiano ricevuto miracoli o grazie in seguito alla preghiera davanti a questo crocifisso – ho spiegato alla gente e ai giornali quando feci 5 anni fa la prima festa del Crocifisso – chiediamo di donare a noi, gente del Terzo Millennio, grazie e miracoli secondo il suo cuore, senza negarci il dono più grande: la fede in Lui”. E allora l’idea di comporre una preghiera e l’inno in musica. Composti di “getto”, in pochi minuti, ascoltando ciò che il cuore e la mente pulsavano in quel momento. La preghiera è stata approvata dal vescovo diocesano.

Nel giugno del 2015, in occasione della prima festa, è stata ideata e indetta dal parroco la Confraternita del Crocifisso Miracoloso, la cui iscrizione è gratuita. L’unico scopo è pregare per queste persone, e per i loro defunti, e celebrare per loro le sante Messe, gratuitamente, dal parroco. Questo avviene tutte le volte che le Messe sono senza intenzioni. Oltre ai fedeli della parrocchia di Villachiaviche che rappresentano quasi la totalità degli iscritti, in questi anni si sono iscritti fedeli delle parrocchie, che hanno visitato il Santo Crocifisso: Santa Caterina di Forli, Regina Pacis di Forlì, S. Egidio, Calabrina, Pisignano, Santi Filippo e Giacomo di Bologna, Castrocaro Terme, Martorano, Borello, Villalta, Case Finali, Montereale, San Giorgio, Santo Stefano di Cesena, Duomo di Cesena, Gualdo, Turrito, Pievesestina, Madonna delle Rose, Ponte Abbadesse, Roncofreddo, Santa Maria Nuova, San Mauro in Valle, San Bartolo, Diegaro, Gattolino, Vigne, Ponte Pietra, Soliera (Modena), Madonna del Carmine in Imola, Pioppa, San Martino in Fiume, Sarsina, San Giovanni Battista in Rimini, per un totale di 602 schede, dove sono segnate sia persone singole sia famiglie. Sabato e domenica in modo particolare, e anche ogni giorno dell’anno, è possibile rinnovare l’iscrizione alla Compagnia. Saranno ricordati i vivi e i defunti della compagnia, ogni qualvolta non ci sia un’altra intenzione nella messa.

Sabato 6 giugno ci si preparerà alla festa con le confessioni: dalle 9 alle 12, dalle 16,30 alle 18,30. Alle 21 ci sarà un incontro per il gruppo famiglie adulti insieme col gruppo famiglie giovani, con il vescovo Douglas parlando delle esperienze vissute, specialmente nella fede, durante la pandemia.

Sempre sabato, alle 18,30 la Messa vespertina e domenica alle 7,30, 9,30, 11 e 20 le Messe con il canto dell’Inno al Crocifisso miracoloso e la preghiera, composti da don Daniele nel 2015 e approvati dal vescovo Douglas.