Cesena
Violenza di genere, aumentano i casi segnalati
Quasi un centinaio i casi segnalati al Centro antiviolenza di Cesena, in progressivo incremento rispetto agli anni precedenti. Se ne è parlato ieri sera in Municipio nell’ambito della 3° e 4° Commissione consiliare congiunte a cui hanno relazionato le referenti della cooperativa LibrAzione che, per conto del Comune, gestisce il Centro Donna, situato in via Aldini 26.
“Nel 2022 sono stati 92 gli episodi segnalati, mentre nel 2021 erano stati 77 e 60 nel 2020. Ma questo dato non corrisponde in automatico a un aumento dei casi di violenza, bensì rivela una maggiore emersione e consapevolezza del fenomeno. Per questo è fondamentale l’attività di prevenzione che svolgiamo quotidianamente”, ha spiegato Valentina Barducci, coordinatrice del Centro Donna.
Nello specifico si tratta di maltrattamenti, stalking, mobbing ed anche violenza sessuale, che nella stragrande maggioranza dei casi avvengono all’interno delle mura domestiche e sono compiuti da coniugi o conviventi. Le vittime sono in particolare donne italiane, tra i 35 e i 60 anni, per lo più residenti nel comprensorio cesenate, mentre tra le straniere la provenienza è soprattutto dall’Africa occidentale e del nord ma anche dall’Est Europa.
“Già da più di un anno il Centro antiviolenza ha attivato collaborazioni con l’Ausl, con cui ha attivato anche il servizio di prima accoglienza all’interno del Pronto soccorso. E con le Forze di polizia, che partecipano ai tavolo di lavoro: un segnale che lo Stato è presente al fianco delle donne – ha affermato l’assessore all’Inclusione Carlo Verona -. Per quanto riguarda le case rifugio, è quasi pronto il bando per l’appalto dei lavori così che in poco tempo potremo avere la disponibilità di due case, mentre la prossima settimana ci attiveremo per stilare il protocollo di gestione del servizio”.
Il Centro antiviolenza ha attivo anche un servizio di supporto psicologico: lo scorso anno sono stati 168 i colloqui svolti, con la presa in carico di 34 donne.
Ma il Centro Donna – che attualmente si avvale di due operatrici, una psicologa, tre avvocate e di altre figure come volontarie del servizio civile e tirocinanti – rappresenta soprattutto uno strumento di informazione e supporto: questi infatti sono gli obiettivi per cui è nato in città nel 1990. Offre la possibilità di consulenza legale gratuita (in 157 hanno usufruito del servizio l’anno passato), consultazione di materiale relativo al lavoro, formazione, pari opportunità, problematiche sanitarie e sociali. Nel 2022 i contatti e accessi complessivi sono stati oltre 2.300.
Rilevante anche l’attività di formazione rivolta ai giovanissimi: l’anno scorso sono stati 570 gli studenti coinvolti di diversi istituti superiori: ‘Garibaldi-Da Vinci’, ‘Comandini’, ‘Righi’ compresa la succursale di Bagno di Romagna, ed Enaip.
Il Centro Donna è aperto nelle giornate di lunedì, mercoledì, venerdì e sabato dalle 9 alle 13, martedì e giovedì dalle 15.30 alle 18.30. Colloqui solo su appuntamento prenotando ai numeri 0547 355742 – 355738.
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Nella foto, maxi panchina e maxi scarpe rosse per sensibilizzare sul tema della violenza contro le donne allestite da un privato, nel proprio terreno, in via Roncolo, fra Longiano e Gambettola.