Cesena
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Sicurezza partecipata

Controlli di vicinato, molti gruppi attivi e tanti altri in arrivo

Più sicurezza grazie all’aiuto reciproco tra vicini di casa. Nato otto mesi fa con la costituzione del primo gruppo al Cervese Sud, a oggi sono circa 440 cittadini i cittadini che hanno aderito al progetto del ‘Controllo di vicinato’ con la regia della Polizia municipale di Cesena. Agli undici gruppi attualmente attivi se ne aggiungeranno presto altri.

Nella foto il Sindaco Enzo Lattuca con l'Assessore Luca Ferrini, il Vicecomandante della Polizia Muncipale Cesena - Montiano Laura Gennaretti e alcuni coordinatori dei gruppi costituiti

Più sicurezza grazie all’aiuto reciproco tra vicini di casa. Nato otto mesi fa con la costituzione del primo gruppo al Cervese Sud, a oggi sono circa 440 cittadini i cittadini che hanno aderito al progetto del ‘Controllo di vicinato’ con la regia della Polizia municipale di Cesena. Agli undici gruppi attualmente attivi se ne aggiungeranno presto altri.

Un primo bilancio è stato presentato stamattina al bar Picchio Rosso di Pioppa, dove ha sede il gruppo più numeroso con oltre un centinaio di persone. “Il problema dei furti sono sentiti in particolare in quella parte di territorio più vulnerabile quali le frazioni dove ci sono abitati poco densi e case sparse ─ rileva il sindaco Enzo Lattuca  ─. Non è un’iniziativa estemporanea dove i cittadini si sostituiscono alle Forze dell’ordine, a loro viene chiesto di tenere gli occhi aperti. Siamo consapevoli non sia la soluzione al problema della criminalità ma è un tassello importante per contrastarla. A questo proposito confidiamo che quest’anno si completi la nuova caserma dei carabinieri e inizino i lavori per il commissariato al Caps con conseguente dotazioni di organico. Sta proseguendo anche il progetto della videosorveglianza che comunque non arriverà su tutto il territorio, per questo puntiamo all’integrazione con quella delle imprese private”. Un progetto che influisce anche sulla percezione della sicurezza. “Sapere che c’è una comunità di persone con cui condividere le informazioni e che controllano ti fa sentire meno solo”, sottolinea il primo cittadino.

I cittadini che compongono il gruppo di ‘Controllo di vicinato’ devono svolgere esclusivamente un’attività di osservazione, segnalando fatti e circostanze ritenute sospette: ad esempio rumori, allarmi, il passaggio di macchine o persone sospette. Nei casi di flagranza di reato o dove sia importante l’intervento tempestivo delle forze di polizia, il cittadino non deve intervenire in prima persona bensì contattare il 112 (numero unico di emergenza).

“Si è instaurato fin da subito un ottimo rapporto di collaborazione con la città, con contatti quasi giornalieri con i coordinatori dei vari gruppi. Le adesioni sono in continua evoluzione e questo ci consente di lavorare sulla prevenzione e la sensibilizzazione dei cittadini nell’adottare le giuste misure”, commenta la vicecomandante della Polizia municipale Laura Gennaretti.

Per aderire ad un gruppo di ‘Controllo di vicinato’ del proprio quartiere bisogna inoltrare richiesta alla Polizia municipale che la valuterà e rispettare determinate regole. I nuclei attualmente presenti sono: Cesuola (30 aderenti), Cervese Sud (30), Calisese (22), Calabrina (29), Pioppa (117), Villacalabra (54), Gattolino (4), Ronta (10), Pievesestina (63), Case Gentili (22), Bagnile (61). E otto le segnalazioni pervenute: in due casi è trattato di persone sospette, in cinque di furti, e uno di spaccio.

I prossimi nuclei sorgeranno a Settecrociari, Diegaro e nella zona del Ponte Nuovo. Le zone sottoposte al ‘Controllo di vicinato sono contrassegnate da un apposito cartella, come le case dei cittadini partecipanti. L’obiettivo è che nel progetto vi confluiscano tutte le varie chat nate spontaneamente. C’è infatti molta attenzione al tema, basti pensare che il gruppo facebook ‘Cesena sicura’ conta oltre 11mila contatti anche se non di rado ha creato falsi allarmismi.

“Da parte nostra possiamo cercare di rendere meno appetibile il territorio scoraggiano i criminali ed è importante che tutta la città adotti questo approccio ─ afferma l’assessore con delega alla Polizia municipale Luca Ferrini ─. Non si fa repressione del crimine ma prevenzione. Le poche segnalazioni pervenute ci dicono che il progetto sta funzionando e verrà rilanciato con i nuovi Consigli di quartiere che saranno eletti a marzo”.

Ai coordinatori spetta il compito di vagliare le varie segnalazioni e, nel caso, allertare le forze dell’ordine. “Stiamo cercando di far partire il gruppo anche a San Giorgio, fulcro del Cervese Nord così da avere una copertura completa di tutto il quartiere ─ informa Claudio Casadei, coordinatore del gruppo di Villacalabra ─. Tra le caratteristiche di questo progetto c’è anche la socialità: creare una rete tra cittadini che va oltre il discorso della sicurezza per aiutare le persone a sentirsi meno sole, in particolare gli anziani”.

E fare breccia nel muro dell’indifferenza. “Chiediamo alle persone di non essere indifferenti se notano qualcosa di strano intorno a loro”, sottolinea Daniela Iaconis, coordinatrice del gruppo di Calabrina.

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