Di Placido: “Sulla chiusura di Atr il consiglio comunale è stato tenuto all’oscuro”

“Si è svolta lunedì sera - scrive in un comunicato stampa il consigliere comunale Lugi Di Placido di Cambiamo - la seduta consiliare dedicata ad Atr dopo la notizia dell’avvio della procedura formale di chiusura della società. La notizia non ci ha ovviamente colto di sorpresa perché le ultime vicissitudini avevano, di fatto, già svuotato Atr delle sue principali funzioni strategiche". 

"Questo tema, è bene evidenziarlo - precisa il consigliere - era stato solo vagamente toccato durante la discussione del bilancio preventivo, nel corso del quale si era paventata la necessità di modificare gli assetti di Atr dopo che era maturata la volontà di assegnare a Energie per la città la manutenzione dei parcheggi interrati a silos. Ma quel dibattito si era svolto in modo del tutto superficiale e dunque l’assessore Lucchi non può certo sostenere, come ha fatto nel suo intervento in Commissione, che il consiglio comunale sia sempre stato informato dell’evolversi della questione".

"In realtà - si legge ancora nel comunicato stampa - abbiamo saputo solo ieri sera di preciso che, nell’ottobre 2021, era stato commissionato il primo incarico ad uno studio di consulenza che doveva effettuare un check approfondito sulla società, proponendo delle soluzioni. Ebbene, nonostante in questi anni si sia parlato diverse volte di Atr per ragioni molteplici, nessuno si è degnato di comunicare in consiglio comunale o in commissione gli esiti del primo lavoro (datato 2022) nè quello del secondo lavoro successivamente commissionato e consegnato nel 2023. 

Quindi, malgrado stiamo parlando di una società importante, per il 72% di proprietà del comune di Cesena, l’Amministrazione non ha voluto condividere analisi e prospettive con il consiglio comunale e con la città". 

"Il tema è tutt’altro che secondario - aggiunge il consigliere - perché, al di là del fatto che Energie per la Città stia assorbendo al suo interno sempre maggiori attività, tutti i parcheggi a struttura di Cesena (ossia meccanizzati e silos) diventeranno sempre più un problema in carico all’ente pubblico che dovrà così far fronte a parcheggi in molti casi obsoleti, con sempre maggiori difficoltà a reperire pezzi di ricambio, e certamente bisognosi di costosi restyling. 

Dunque, bisognerebbe iniziare a ragionare a largo spettro sulle future politiche della sosta a Cesena, immaginando nuove soluzioni quando questi parcheggi - per la precisione 572 posti auto! - non saranno piu’ utilizzabili. Quanti anni di vita avranno questi parcheggi e, nel caso, come verranno sostituiti? Alla luce di queste considerazioni, che il cerino acceso passi dalle mani di Atr ad Energie per la città è una notizia che non può non preoccuparci perché dimostra, per l’ennesima volta, la scarsa lungimiranza di un ente pubblico che fatica terribilmente a ragionare in prospettiva. Per altro, i parcheggi in struttura perdono all’incirca 600mila euro l’anno che poi vengono ripianati dalle altre voci di incasso. Ma il deficit non è trascurabile e, anche in base alle valutazioni fatte poc’anzi, sarebbe importante cominciare a farsi qualche domanda". 

"Infine, Atr chiuderà e, poiché nel suo patrimonio figurano anche diversi beni immobili - sottolinea il consigliere comunale - bisognerà anche chiedersi in che modo verranno ripartiti tra i soci. 

Atr, spolpata delle sue attività, non ha più senso di esistere e quindi non siamo contrari alla chiusura della società. Però Atr ha anche dei dipendenti che, in qualche modo, dovranno essere ricollocati. Ci piacerebbe anche capire per qualche ragione - conclude il comunicato stampa - in tutta questa vicenda, non si menzioni mai la Polizia locale che, invece, per convergenza di compiti e competenze, potrebbe anche assorbire qualche lavoratore di Atr. Insomma, ieri sera abbiamo visto tante questioni sul tavolo e poche risposte. Oggi che la questione, finalmente, è nota a tutti, speriamo possa avviarsi un dibattito condiviso e, nell’interesse della città, arrivare a disegnare le soluzioni migliori. Per quanto ci riguarda, nei prossimi giorni cominceremo a chiedere formalmente informazioni e dati”.

Resta aggiornato iscrivendoti al canale WhatsApp del Corriere Cesenate. Clicca su questo link