Amarcord
L'ex usciere del Comune ritorna in Municipio
Questa mattina Renato Galassi, in servizio dagli anni '50 agli anni '80, ha incontrato il sindaco Enzo Lattuca
![Renato Galassi con Enzo Lattuca Renato Galassi con Enzo Lattuca](/var/cesenate/storage/images/cesena/l-ex-usciere-del-comune-ritorna-in-municipio/3033175-1-ita-IT/L-ex-usciere-del-Comune-ritorna-in-Municipio_articleimage.jpg)
Una giornata tra le sale del Municipio, le stesse in cui ha prestato servizio per oltre trent’anni. Questa mattina il sindaco Enzo Lattuca ha accolto Renato Galassi, ex usciere e notificatore del Comune di Cesena che, dal 1955 fino agli anni '80 ha lavorato al servizio dei sindaci e della città. Nato nel 1928 a Bulgarnò, Galassi ha vissuto gli anni duri del secondo conflitto mondiale.
“Avevo 16 anni - racconta - quando sono stato ferito dai tedeschi. Ero nascosto in una stalla. Ricordo ancora quei momenti come se fossero trascorsi da poco: la corsa verso la casa del medico e l’operazione all’Ospedale di Forlì per mano di un ginecologo. Poco più che ventenne presi servizio qui. Eravamo in tre e il nostro responsabile era Agostino "Secondo" Forti, storico capo usciere del Comune in carica dal 1942 al 1982. Sono stati anni impegnativi che ricordo con grande emozione e poter ritornare in queste sale magnifiche è per me un dono immenso”.
Nel corso della mattinata, Renato Galassi, accompagnato dal nipote Paolo De’ Cesari, ha visitato lo studio del segretario generale, il Salone doOnore, l’ufficio del Sindaco, la Sala degli specchi e la Sala del Consiglio. Tra aneddoti e ricordi sbiaditi l’ex usciere ha ripercorso gli anni della storia di Cesena, dalla Seconda guerra mondiale alla nascita della Repubblica. “Tra i nostri compiti - spiega Galassi - c’era quello di lucidare i pavimenti della Sala degli Specchi dove allora, come oggi, si celebravano i matrimoni civili. Questo pavimento ha una storia importante che lega la Cesena dei nostri giorni agli anni bui della Guerra. Le assi di legno che lo compongono sono state recuperate dalle casse delle munizioni degli alleati”.
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