Sicurezza del torrente Cesuola: solo progetti a lunga scadenza
Interpellanza dei Popolari per Cesena sul torrente che attraversa il cuore di Cesena: intervenire sul tratto tombinato è quasi impossibile. Per prevenire piene storiche, il Servizio tecnico di bacino pensa a vasche di accumulo a monte, mentre Hera si occuperà di realizzare dei collettori fognari laterali.
I Popolari per Cesena, tramite il Consigliere comunale Gilberto Zoffoli, hanno posto una interpellanza al Consiglio Comunale di oggi pomeriggio, giovedì 27 settembre, sulla sicurezza idraulica e fluviale nel territorio di Cesena, a partire dal Torrente Cesuola.
Questo corso d’acqua, infatti, dagli anni ’30 del secolo scorso attraversa l’intero centro storico della città in sotterranea ed è una priorità segnalata dall’ex Servizio Tecnico di Bacino. Il Cesuola, infatti, potrebbe reggere una piena trentennale ma non duecentennale.
“Non si può continuare a porre l’attenzione e a rimediare i disastri quando questi accadono, quando terremoti, alluvioni, esondazioni, si sono già manifestate oppure quando i ponti sono già caduti!” ha commentato Gilberto Zoffoli.
Il Comune ha interpellato a sua volta il Servizio tecnico di Bacino, che ha fatto presente di aver ricevuto dalla Regione 300mila euro per la manutenzione ordinaria dei corsi d’acqua dell’intero circondario cesenate (i 15 Comuni della parte orientale della Provincia) nell’anno in corso. Lavori che dovrebbero essere affidati entro l’anno. In zona riguarderanno principalmente il fiume Savio, il Pisciatello, il Rubicone, il Cesuola e il Caselecchio, specie nei tratti di pianura.
Nello specifico, il Cesuola “è da tempo sotto osservazione da parte di questa Agenzia tant’è che, su nostra segnalazione, è inserito nelle priorità di intervento all’interno della programmazione definita Italia Sicura con una previsione complessiva di intervento di oltre 2 milioni di euro. Il problema è che da parte del Ministero non vengono stanziati i finanziamenti necessari”.
Nel frattempo il Stb ha realizzato comunque una campagna di rilievi topografici lungo tutto il corso d’acqua, per definire interventi di riduzione del rischio idraulico.
L’Amministrazione comunale ha poi aggiunto che “l’adeguamento idraulico del tratto tombinato del torrente Cesuola non è una soluzione praticabile perché, a parte i ponti storici che difficilmente potrebbero essere abbattuti, tutto il tombinamento non sarebbe adeguato alla portata due centennale, perché realizzato in tempi in cui non vigeva questa regola. Il canale si snoda tra edifici preesistenti che comunque ne limitano l’allargamento, è per questo motivo che per quanto a nostra conoscenza, gli studi per la messa in sicurezza sono indirizzati alla creazione a monte del tratto tombinato di vasche di accumulo che tendano a smorzare i picchi di portata in occasione degli eventi eccezionali”.
Dal canto suo Hera, con finanziamenti del piano Ato, sta predisponendo studi di fattibilità (costo previsto 90mila euro) per realizzare dei collettori fognari laterali all’interno del tratto sotterraneo. Un intervento pensato per i suoi benefici ambientali e complementare agli altri di messa in sicurezza.
Già oggi gli scarichi del centro storico sono intercettati e condotti al depuratore, questo intervento “ottimizzerebbe il sistema di depurazione, in particolare durante i periodi di pioggia e di piena del Cesuola”. Il progetto sarà pronto entro il prossimo anno.
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