Ancora bloccati i 3,8 milioni per l’Imu sulle piattaforme: accolto il ricorso Eni
Comune di Cesenatico a bocca asciutta, almeno per il momento. In ballo c’è una somma ingente, 3,8 milioni di euro per l’Imu sulle piattaforme petrolifere per gli anni 2014 e 2015, che la Commissione tributaria provinciale di Forlì ha stoppato accogliendo un ricorso dell’Eni. Ma il sindaco Gozzoli rilancia: non solo ricorrerà in appello, ma farà partire le cartelle dal 2016 in poi.
Comune di Cesenatico a bocca asciutta, almeno per il momento. In ballo c’è una somma ingente, 3,8 milioni di euro per l’Imu sulle piattaforme petrolifere per gli anni 2014 e 2015, che la Commissione tributaria provinciale di Forlì ha stoppato accogliendo un ricorso dell’Eni. Ma il sindaco Gozzoli rilancia: non solo ricorrerà in appello, ma farà partire le cartelle dal 2016 in poi.
Il deposito delle sentenze da parte della Commissione tributaria provinciale di Forlì è arrivato dopo nove lunghi mesi di attesa.
Le due annualità 2012 e 2013 erano state regolarmente versate da Eni Spa senza alcun ricorso, mentre per le annualità ICI 2010-2011 la società petrolifera aveva ritirato il ricorso alla vigilia dell’udienza.
La Commissione tributaria giudicante ha rilevato che “in merito ai temi che il ricorso pone si è formato un orientamento della giurisprudenza di legittimità abbastanza consolidato, ma come si dirà, non del tutto condivisibile”.
“Con un tratto di penna – afferma il sindaco di Cesenatico Matteo Gozzoli – viene sconfessato il principio giurisprudenziale con cui la Corte di Cassazione aveva definito chiaramente l'imponibilità di tutti i fabbricati siti nel territorio dello Stato, comprese le costruzioni sospese o galleggianti ‘stabilmente assicurate al suolo’. Spariscono dunque i riferimenti normativi e la ricostruzione della Corte di Cassazione, costringendo il Comune ad un supplemento di impegno per difendere la propria attività di accertamento tributario. Si è trattato di una doccia fredda, un completo ribaltamento della giurisprudenza rispetto alle numerose sentenze della Cassazione”.
La Commissione per la sua sentenza si è basata su una risoluzione del Ministero dell’Economia e delle Finanza del giugno 2016.
“Ora ci prepariamo per il ricorso presso la Commissione tributaria regionale – annuncia Gozzoli – e siamo pronti ad andare fino in fondo per far valere i nostri diritti e quelli della comunità che rappresento. Vista l’importanza della materia coinvolgeremo tutte le forze politiche in Consiglio comunale per approvare un ordine del giorno da sottoporre al Governo, al Parlamento e alla Regione.”
Il Comune, rilanciando, preparerà poi gli accertamenti Imu dal 2016 in poi.
Le casse dell’Amministrazione comunale non dovrebbero comunque essere a rischio nel caso in cui la sentenza venisse confermata anche in appello: “Abbiamo condotto un’azione di governo prudente e di rigore, anche attraverso la costituzione di un fondo specifico a copertura integrale di tale entrata – spiega l’assessore al bilancio Roberto Amaducci – che oggi ci mette nelle condizioni di gestire questo momento delicato non mettendo a repentaglio gli equilibri del bilancio comunale, anche se potrebbero arrivare ripercussioni negative sulla gestione della cassa, nel caso dovessimo restituire le somme”.
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