Russia
Guerra, Kirill chiede una tregua per il Natale ortodosso
Monsignor Pezzi (Mosca): “Appello importante soprattutto perché a lanciarlo è il Patriarca”
“L’appello di pace è importante soprattutto perchè a lanciarlo è il patriarca Kirill. È un segno, il segno di un inizio”. Monsignor Paolo Pezzi, arcivescovo di Mosca e presidente dei vescovi cattolici russi, commenta così l’appello che questa mattina il patriarca di Mosca Kirill ha lanciato per una tregua natalizia. Sulla possibilità che le parole del Patriarca ortodosso possano essere ascoltate dal presidente Putin, l’arcivescovo Pezzi risponde: “Certamente le sue parole saranno ascoltate. Che decisioni poi prenderà, è difficile dirlo. Certo, mi unisco anch’io, e non è la prima volta, a questo appello di pace”.
Monsignor Pezzi ricorda che “all’inizio dell’anno in occasione della Giornata mondiale della pace, abbiamo rilanciato le nostre preghiere”. E conclude: “Agli ortodossi che celebrano il 7 gennaio il Natale, faccio l’augurio di poter essere illuminati dalla semplicità e dalla verità di Gesù Bambino, così che si possa entrare in quell’abbraccio di pace che solo lui può darci”.
Oggi, 5 gennaio, il patriarca di Mosca e di tutta la Russia Kirill ha lanciato un appello per stabilire una tregua natalizia. L’appello - pubblicato questa mattina sul sito di informazione ortodossa russa (patriarchia.ru) - recita così: “Io, Kirill, Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’, faccio appello a tutte le parti coinvolte nel conflitto con un appello a cessare il fuoco e stabilire una tregua natalizia dalle 12 del 6 gennaio alle 24 del 7 gennaio, in modo che gli ortodossi possono assistere alle funzioni il giorno di Natale, la vigilia di Natale e il giorno della Natività di Cristo”.
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