rassegna stampa del mattino
Le principali notizie dall’Italia e dal mondo. Iran, aereo ucraino caduto tornava indietro per “problema”. Baghdad, razzi vicino all’ambasciata Usa ma nessuna vittima
A cura dell'agenzia Sir
Iran: aereo ucraino caduto tornava indietro per “problema”
L’aereo ucraino caduto ieri poco dopo il decollo da Teheran stava tornando indietro a causa di un “problema”: è quanto emerge finora dall’inchiesta iraniana sull’incidente costato la vita a 176 persone. “L’aereo, che all’inizio si dirigeva verso est per lasciare la zona dell’aeroporto, ha girato a destra a causa di un problema e stava tornando all’aeroporto nel momento dell’incidente”, ha reso noto ieri notte sul suo sito l’Organizzazione per l’aviazione civile iraniana. Le agenzie di intelligence occidentali ieri in serata avevano scartato l’ipotesi che il Boeing 777 ucraino fosse stato colpito da un missile. Ma per tutta la giornata di ieri sull’incidente era stato giallo, spingendo molte compagnie a cambiare rotta ai propri voli, evitando uno spazio aereo considerato ad alto rischio per i venti di guerra.
Baghdad: razzi vicino all’ambasciata Usa ma nessuna vittima
L’Iran aveva promesso una terribile vendetta per la clamorosa uccisione del generale Qassem Soleimani, ordinata dal presidente americano in persona, e ha attaccato due basi Usa in Iraq. Basi in cui si trovano anche altri soldati della coalizione anti-Isis, tra cui un contingente di militari italiani. Per qualche ora si è temuto il peggio, l’inizio di una vera e propria guerra in Medio Oriente dalle conseguenze inimmaginabili. Ma l’offensiva missilistica – una trentina i lanci – si è conclusa con pochi danni e nessuna vittima: tutti illesi. Trump ha ribadito che “tutte le opzioni restano sul tavolo”, visto che da Teheran l’ayatollah Ali Khamanei e il presidente Hassan Rohani hanno parlato di “schiaffo agli Usa” continuando a lanciare nuove minacce. Ma l’operazione “Soleimani martire” lanciata con l’offensiva missilistica contro le basi Usa di Al-Asad e di Erbil sembra finora più un’azione dimostrativa e propagandistica che altro.
Libia: Haftar a Palazzo Chigi. Salta incontro con al Sarraj
Passa da Roma la crisi libica. Il premier Giuseppe Conte vede a Palazzo Chigi il generale Haftar, mentre salta all’ultimo momento l’incontro con il premier Fayez al-Sarraj, che a Bruxelles ha incontrato il presidente del Parlamento europeo David Sassoli e l’Alto rappresentante Ue Josep Borrell. Al Cairo, l’Italia non firma il documento finale del vertice sulla Libia, giudicandolo troppo sbilanciata e il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha invitato alla moderazione al fine di non spaccare l’Ue. Sempre dal Cairo, i presidenti di Turchia e Russia Recep Tayyip Erdogan e Vladimir Putin lanciano un appello alle parti in conflitto per un cessate il fuoco in Libia a partire da domenica prossima.
Canada: sparatoria ad Ottawa, un morto e 3 feriti
In Canada, a Ottawa, c’è stata una sparatoria a circa un km dal Parlamento: il bilancio è di un morto e tre feriti, secondo quanto riferisce la tv canadese Cbc.
Francia: bimbo morto nel carrello di un aereo dalla Costa d’Avorio
Il cadavere di un bambino “di una decina d’anni” è stato ritrovato ieri mattina nel carrello di un aereo di Air France atterrato all’aeroporto parigino di Roissy Charles de Gaulle in provenienza da Abidjan, in Costa d’Avorio.
Regno Unito: Harry e Meghan rinunciano allo status di reali, ma Buckingham Palace frena
Caos a Buckingham Palace che, dopo l’annuncio sul passo indietro di Harry e Meghan rispetto al loro status di “membri senior” della famiglia reale, ora frena e parla di discussioni “allo stato iniziale”. In una seconda nota, firmata dalla vice responsabile comunicazione della regina, Hannah Howard, si legge: “Le discussioni con il duca e la duchessa di Sussex sono in una fase iniziale. Comprendiamo il loro desiderio di un approccio diverso, ma queste sono questioni complicate e richiedono tempo per essere elaborate”.
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