Riepilogo
Principali notizie dall’Italia e dal mondo. Recovery Fund, maxi piano da 750 miliardi. Minneapolis, guerriglia urbana dopo morte per soffocamento di un afroamericano
La rassegna stampa del mattino a cura dell'agenzia Sir
Recovery Fund: maxi piano da 750 miliardi. Conte, ottimo segnale da Ue
Un nuovo strumento, il “Next Generation Eu” da 750 miliardi. Lo ha annunciato ieri pomeriggio la presidente della Commissione europea, Ursula Von Der Leyen, presentando al Parlamento europeo il piano per la ripresa. “La crisi ha effetti di contagio in tutti i Paesi e nessuno può ripararsi da solo. Un’economia in difficoltà da una parte indebolisce una forte dall’altra. Divergenze e disparità aumentano e abbiamo solo due scelte: o andiamo da soli, lasciando Paesi e regioni indietro, o prendiamo la strada insieme. Per me la scelta è semplice, voglio che prendiamo una strada forte insieme”, ha detto von der Leyen. La Commissione dunque ha presentato il suo “Piano Marshall” per risollevare l’economia Ue dalla crisi. Un pacchetto da 750 miliardi, che si aggiungerà a un Quadro finanziario pluriennale (Qfp) che è stato riveduto a 1.100 miliardi, arrivando così ad un totale di 1.850 miliardi. Dei 750 miliardi previsti (500 di aiuti e 250 di prestiti), all’Italia arriveranno 172,7 miliardi: 82 a fondo perduto e 91 di prestiti. Ma i Paesi del Nord, Olanda e Svezia in testa, dicono ancora no agli aiuti. Fonti di Palazzo Chigi parlano di “grande soddisfazione” nello staff della presidenza del Consiglio mentre Conte definisce la proposta come “un ottimo segnale da Ue”.
Stati Uniti: Minneapolis, guerriglia urbana dopo morte per soffocamento di un afroamericano
Non è bastato – a placare la rabbia – licenziare i quattro poliziotti coinvolti nella morte di un afromaericano a Minneapolis: per la seconda notte tornano alla mente le immagini di quel terribile video che documenta l’arresto di George Floyd, steso a faccia terra, disarmato, con il poliziotto che lo tiene immobile con il ginocchio sul collo per circa otto minuti. Sospettato di contraffazione, il quarantacinquenne avrebbe provato ad usare dei documenti falsi. Inutile implorare più volte “non respiro”. Sono scene non nuove in America, protagonisti poliziotti bianchi e vittime nere, con i primi – da quanto emerge dalle indiscrezioni – che non avrebbero un trascorso immacolato. E così dopo una prima notte esagitata anche la seconda è continuata con una vera e propria guerriglia urbana. Da una parte la polizia in assetto antisommossa con i gas lacrimogeni e proiettili in gomma, come era già successo 24 ore prima, dall’altra i manifestanti che hanno preso a sassate il commissariato di polizia e saccheggiato alcuni negozi portando via televisori, capi d’abbigliamento e generi alimentari.
Coronavirus Covid-19: la situazione in Italia. Tornano a salire i dati su contagi e decessi per l’epidemia
Tornano a salire i dati su contagi e decessi per l’epidemia di Covid-19 in Italia e le regioni sorvegliate speciali sono ancora Lombardia, Piemonte e Liguria, in un’Italia decisamente frammentata, con regioni in cui i nuovi casi si contano sulla punta delle dita e altre in cui sono nell’ordine delle decine e delle centinaia. È una situazione molto diversificata, quella dell’andamento dell’epidemia in Italia, proprio in un momento come questo, in cui “i dati importanti sono quelli relativi ai parametri nelle diverse regioni italiane in vista della riapertura”, osserva il fisico Federico Ricci Tersenghi, dell’Università Sapienza di Roma. Sono, ad ieri, 117 le vittime del coronavirus registrate tra martedì e mercoledì, in risalita rispetto al livello più basso da inizio marzo toccato con 78 il giorno precedente. In Lombardia se ne sono registrate 58, la metà del dato nazionale, mentre il giorno prima erano state 22. I morti a livello nazionale salgono così a 33.072. Otto regioni – Marche, Abruzzo, Umbria, Sardegna, Valle d’Aosta, Calabria, Molise, Basilicata – e la Provincia di Bolzano senza nuove vittime.
Grecia: da giugno 10mila migranti senza più casa. “Finiranno per strada”
In Grecia, migliaia di migranti – tra loro bambini, disabili e soggetti vulnerabili – finiranno dal 1° giugno per strada, costretti a lasciare gli appartamenti pagati con fondi europei in cui erano temporaneamente alloggiati. Senza più diritto all’assistenza economica, il rischio di diventare senza tetto sarà alto. Tutta colpa della decisione del governo greco di accorciare il periodo di permanenza negli appartamenti del sistema di accoglienza, così da far posto ad altri migranti e alleggerire la pressione nei campi. Non tutti i migranti in Grecia vivono nei centri di Lesbo e di altre isole dell’Egeo orientale, già sovraffollati: dei 120mila tra rifugiati e migranti presenti sul territorio greco, circa 22mila soggiornano in case, alberghi o appartamenti (concentrati per metà nella capitale Atene). Metà dei residenti sono bambini.
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