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Sir: principali notizie dall’Italia e dal mondo. Elezioni in Sardegna, vince Solinas. Austrialia, card. Pell giudicato colpevole
Il centrodestra vince le elezioni regionali in Sardegna. Christian Solinas sarà il presidente. “Oggi ha vinto la Sardegna. Ringrazio i sardi della fiducia”
Elezioni in Sardegna: vince Solinas, crollo M5S
Il centrodestra vince le elezioni regionali in Sardegna. Christian Solinas sarà il presidente. “Oggi ha vinto la Sardegna. Ringrazio i sardi della fiducia, è stato premiato il progetto di governo che abbiamo presentato. Quattordici punti di vantaggio rappresentano un dato incontrovertibile”, dice subito dopo la vittoria. La Lega, che debutta in Sardegna per la prima volta con queste elezioni, supera il 12% ma non sfonda rispetto alle aspettative: recupera infatti solo poco più di un punto sulle politiche di marzo. Forza Italia in netto calo: dal 18% di cinque anni fa è passata al 14 delle politiche e ora si attesta sul 10%. Quanto a M5s, assente alle scorse regionali, si assiste ad un crollo rispetto alle politiche di un anno fa: dal 42% al 9% circa di oggi. “È inutile che si confronti il dato delle amministrative con le politiche – dice il capo politico del Movimento, il vicepremier Luigi Di Maio -: noi a livello amministrativo abbiamo sempre avuto risultati diversi da quello nazionale”.
Austrialia: il card. Pell giudicato colpevole. L’arcivescovo Coleridge sotto indagine
Il card. George Pell, prefetto della Segreteria per l’Economia vaticana dal 2014, è stato condannato in Australia per violenza sessuale su minori. Il porporato era accusato di aver abusato di due ragazzini del coro nella sacrestia della cattedrale di Saint Patrick, negli anni Novanta, quando era arcivescovo a Melbourne. Pell, 77 anni, è stato giudicato colpevole lo scorso dicembre ma il tribunale ha vietato fino ad oggi ai media di pubblicare l’esito della sentenza. La notizia era comunque trapelata ma non era stata ufficialmente confermata. Rischia fino a 50 anni di carcere. L’udienza di condanna inizierà domani. Pell continua a dichiararsi innocente e il suo avvocato prevede di ricorrere in appello. Intanto, si è saputo che l’arcivescovo cattolico di Brisbane, Mark Coleridge, è sotto indagine per come avrebbe trattato una donna che aveva offerto informazioni su abusi a minori. Coleridge ha appena partecipato all’incontro di quattro giorni in Vaticano sulla protezione dei minori, dove ha parlato in termini di condanna della risposta della Chiesa alle denunce di abusi sessuali su minori. La denuncia contro il presule riguarda, in particolare, un incontro nel 2006 con una donna di Canberra che aveva offerto informazioni su abusi sessuali a minori, entro quella che era allora la sua arcidiocesi di Canberra e Goulburn. Secondo la donna l’arcivescovo l’ha chiamata “una pettegola” e ha agito aggressivamente verso di lei. Asserzioni che Coleridge respinge fermamente.
Inchiesta Mondo di mezzo: Alemanno condannato a sei anni
L’ex sindaco di Roma Gianni Alemanno è stato condannato a sei anni con l’accusa di corruzione e finanziamento illecito in uno dei filoni dell’inchiesta Mondo di mezzo. La sentenza è stata emessa dalla seconda sezione penale del Tribunale di Roma. “Una sentenza sbagliata. Ricorreremo sicuramente in appello dopo aver letto le motivazioni. Io sono innocente l’ho detto sempre e lo ribadirò davanti ai giudici di secondo grado”, ha detto Alemanno dopo la lettura della sentenza.
Brexit: i laburisti chiedono un secondo referendum
Jeremy Corbyn esce allo allo scoperto. Il leader del partito laburista ha annunciato di schierarsi a favore di un secondo referendum sulla fuoriuscita dall’Unione europea se il Parlamento dovesse respingere il piano B sulla Brexit. La proposta alternativa, sponsorizzata da Corbyn, prevede l’unione doganale permanente, che piace molto anche a Bruxelles. Nel caso l’emendamento venisse respinto, la roadmap del dissenso aprirebbe all’ipotesi di una seconda consultazione referendaria. A poco più di un mese dalla scadenza della Brexit, fissata per il prossimo 29 marzo, la partita è dunque aperta.
Cuba: vince il sì al referendum sulla nuova Costituzione
Con l’86% dei sì, Cuba approva la riforma della Costituzione, che risaliva al 1976. Tra gli elementi di novità, si parla ufficialmente dell’introduzione della proprietà privata nelle attività economiche dell’isola. Sette milioni e ottocentomila cubani si sono recati alle urne, segnando una partecipazione al referendum dell’84,41%. Secondo la Commissione elettorale nazionale, il no si è fermato al 9%. Il testo, che sancisce riforme avviate da Raul Castro, riconosce il business privato, con la possibilità di assunzioni e di investimenti dall’estero, e la proprietà limitata di alcuni mezzi di produzione. Viene inoltre fissato il limite di cinque anni delle massime cariche, con la divisione dei poteri tra le figure del presidente della Repubblica e del primo ministro.
La Georgia ricorda le vittime dell’occupazione sovietica
Era il 25 febbraio del 1921 e le autorità sovietiche dichiaravano la nascita della Repubblica Socialista Sovietica di Georgia. Una data che dal 2010 viene ricordata nel Paese, tornato indipendente nel 1991, con cerimonie ufficiali in ricordo delle vittime. Il presidente georgiano, Salome Zurabishvili, prima donna presidente del Paese, ha deposto una corona di fiori sul memoriale dei caduti della battaglia di Kojori. “La battaglia per la conquista di Tbilisi – ha dichiarato alla stampa – è finita 98 anni fa oggi, molti cadetti georgiani sono morti qui, per l’indipendenza della Georgia. È un giorno da ricordare, perchè la battaglia per l’indipendenza del Paese non è finita”. L’occupazione sovetica durò 70 anni, fino al ’91. Dopo la rottura diplomatica seguita al conflitto del 2008, catastrofico per la Georgia che perse ogni sovranità su Abkhazia e Ossezia del Sud, i due Paesi stanno provando a riprendere il dialogo con una serie di incontri informali in corso dal 2012. Il prossimo a Praga, il 27 febbraio.
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