Consumi, il calo è drammatico
I dati dell'Osservatorio permanente di Confimprese mostrano un netto calo dei consumi a dicembre (rispetto allo stesso mese del 2019) del 46,6%, anche se in miglioramento rispetto al meno 67,1 per cento di novembre. Il 2020 chiude così a meno 38,9% sull'anno precedente
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I dati dell'Osservatorio permanente di Confimprese-Ey mostrano un calo drammatico dei consumi a dicembre (rispetto allo stesso mese del 2019) del 46,6%, anche se in miglioramento rispetto al meno 67,1 per cento di novembre. Il 2020 chiude così a meno 38,9% sull'anno precedente.
La ristorazione è in maggiore sofferenza con meno 46,8 per cento, seguita dall’abbigliamento a meno 38,3% e altri settori non legati al cibo a meno 26,9 per cento.
Centri commerciali e outlet crollano per effetto del protrarsi delle restrizioni che li obbligano alla chiusura nel weekend, con aumento di traffico e assembramenti nei centri città. Effetto negativo che si ripercuote sull’aggregato di dicembre fermo a meno 54,7 per cento e meno 41,1 per cento su base annua.
Il commercio elettronico online, dopo l’exploit di novembre (più 92,6 per cento sullo stesso mese del 2019) rimane invece stabile in dicembre come numeri assoluti rispetto al mese precedente, ma cresce pur sempre del 54,9 per cento rispetto a dicembre di un anno fa. Le iniziative come il cashback sembrano aver funzionato per riportare i consumatori ad acquistare nei negozi fisici.
I dati in regione
Guardando i consumi delle province emiliane e romagnole la provincia di Reggio Emilia è la peggiore a -59,1 per cento, seguita da Forlì-Cesena -52,7 per cento, Bologna -52,3 per cento, Parma -49,2 per cento, Modena -46,5 per cento, Rimini -38,1 per cento.
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