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Contenziosi vinti: oltre 114mila euro “tornati” nelle tasche dei consumatori

Fino al 30 giugno scorso l'associazione consumatori Adiconsum, legata alla Cisl, ha gestito ben 452 contenziosi in tutta la Romagna.

Contenziosi vinti: oltre 114mila euro “tornati” nelle tasche dei consumatori

Abbiamo assistito un consumatore di Cesena nostro associato in un contenzioso verso una banca – dichiara Fulvio Biondi, presidente di Adiconsum Romagna, associazione di tutela dei consumatori – In questo caso abbiamo attivato la conciliazione presso l’Arbitro Bancario e Finanziario, che è un collegio di esperti presso la Banca d’Italia di Bologna, che ci ha dato ragione decretando il pagamento di quanto avevamo chiesto”.

Nel caso specifico si trattava di un lavoratore dipendente a cui la banca richiedeva l’addebito delle somme prelevate dai truffatori che avevano clonato la sua carta di credito, malgrado il legittimo proprietario l’avesse tempestivamente e correttamente bloccata.

“I consumatori stanno acquisendo sempre più consapevolezza dei loro diritti – afferma Biondi – e la nostra associazione li assiste per aprire e seguire le controversie nei confronti di banche, di società di telecomunicazione, di vendita on line ed altro. Basti pensare che fino al 30 giugno scorso abbiamo gestito ben 452 contenziosi in tutta la Romagna ed ai nostri associati  sono stati riconosciuti rimborsi per 114.077 euro, di cui 53.753 euro nella provincia di Forlì-Cesena, 39.842 euro in quella di Rimini e 20.482 euro nel ravennate. Questa è la dimostrazione che il consumatore non deve rinunciare ai propri diritti”.

I consumatori si rivolgono all'Adiconsum per i casi più svariati, dagli addebiti non dovuti su bollette di utenze, ai pagamenti di servizi non richiesti sul telefono cellulare fino alle clonazioni o ai furti di bancomat e carte di credito.

“Recentemente – riprende il responsabile di Adiconsum – ci stiamo attivando sulla questione degli investimenti in diamanti proposti da intermediari finanziari. I risparmiatori erano convinti di sottoscrivere un investimento “sicuro”, invece l’investimento in diamanti non ha una quotazione ufficiale ed è di difficile smobilizzo. L’argomento che sta assumendo notevole rilevanza sia per numero di risparmiatori coinvolti, sia per l’entità degli importi”.

“E’ bene che le persone sappiano – conclude Biondi - che in Italia esistono diverse strade che i consumatori possono utilizzare per aprire un ricorso e questo grazie anche alle norme europee. Una di queste è l’Abf, l’Arbitro Bancario Finanziario, - conclude il presidente - che può essere attivato per controversie verso aziende che svolgono attività bancaria e finanziaria. Il compito di Adiconsum è di verificare insieme al risparmiatore se vi sono gli estremi per il ricorso: una pratica semplice, poco costosa, ma attenzione a non far scadere i termini".

Fonte: Comunicato stampa
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