Emergenza sanitarie
Covid, dal 17 al 23 gennaio nuovi casi stabili
Nella settimana il 41,5 per cento dei tamponi sono risultati positivi. Nel cesenate il numero più basso di classi in quaratena
Al fine di fornire un aggiornamento rispetto all'evoluzione del quadro epidemiologico dell'infezione da Covid 19 nel territorio romagnolo, su un arco temporale più significativo rispetto alla situazione di una singola giornata, si riportano, in allegato, alcuni dati relativi alla settimana dal 17 al 23 gennaio (precisando che si tratta dei casi di residenti diagnosticati sul territorio romagnolo).
Nella settimana di riferimento, si sono registrate 37.181 positività (41.5 per cento) su un totale di 89.505 tamponi (molecolari e antigenici).
Dopo quattro settimane di aumento si registra per la seconda settimana una stabilità dei nuovi casi in termini assoluti (più 138). In totale sono ricoverati 506 pazienti, di cui 33 in terapia intensiva. A Cesena nella settimana di riferimento si registra un numero sensibilmente più basso di classi in quarantena rispetto al resto del territorio romagnolo, 93 contro le 223 di Forlì e 496 di Rimini.
“I dati della settimana presa a riferimento - commenta Mattia Altini, direttore sanitario di Ausl Romagna – ci riportano un quadro epidemiologico sostanzialmente stabile sul fronte dei nuovi contagi, con una incidenza per classi di età che è in costante aumento solo nella fascia 0-11.
Per quanto riguarda invece la situazione negli ospedali romagnoli, il tasso di occupazione di posti letto da parte di pazienti affetti da Covid è in lieve rialzo rispetto alla settimana scorsa. Bisogna aspettare le settimane a venire per vedere come evolverà la situazione, confidando in una diminuzione dei nuovi casi cui seguirà solo in un secondo momento anche un calo dei ricoveri. La prospettiva pare favorevole, ma non è ancora tempo di rilassarsi. La circolazione del virus è ancora molto alta, il numero dei contagi si mantiene quindi elevato, così come resta ingente anche il carico di lavoro che continua a riversarsi sui servizi e sul personale sanitario. In questo contesto, è fondamentale continuare a vaccinare il più possibile, dalle prime alle terze dosi, tutte le fasce di età, soprattutto quella dei bambini che, come si evince dai dati riportati, presentano percentuali di adesione alla vaccinazione ancora troppo basse. Ecco perché, in vista del secondo open day vaccinale promosso dalla nostra Regione per la popolazione scolastica rivolgo un particolare appello ai genitori e alle famiglie: domenica 30 gennaio in Romagna saranno operative otto sedi vaccinali, a cui si potrà accedere senza la prenotazione e dove saranno presenti insieme alle nostre equipe vaccinali anche i pediatri del territorio. Cogliete questa opportunità per vaccinare i vostri figli che in questo momento sono la fascia più esposta e colpita dal virus. Occorre proteggerli. Anche per loro il vaccino è sicuro ed efficace”.
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