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ORTOFRUTTA

È l'ora di Macfrut 2018. Emilia-Romagna, Colombia e Veneto al centro dell'ortofrutta

Dal 9 all'11 maggio alla Fiera di Rimini tre giorni con i professionisti dell'ortofrutta: oltre 55 mila metri quadrati di superficie, 1100 espositori e oltre 1500 buyer mondiali

È l'ora di Macfrut 2018. Emilia-Romagna, Colombia e Veneto al centro dell'ortofrutta

Il nastro è stato tagliato e come avviene in queste occasioni una pioggia di applausi ha inaugurato ufficialmente il Macfrut 2018 che da oggi fino all’11 maggio prossimo alla Fiera di Rimini darà a migliaia di professionisti dell’ortofrutta la possibilità di restare nella vetrina internazionale più nota al mondo. Come avviene ormai da quattro anni Macfrut lascia che siano i numeri a parlare, “cifre da record”, rammenta il presidente Renzo Piraccini che aprendo la 35esima edizione ha manifestato la propria gratitudine alla regione Emilia-Romagna che in Italia è quella che investe maggiormente nel settore primario. “Macfrut – ha spiegato alla presenza, tra gli altri, dei sindaci di Cesena e Rimini e dell’assessore regionale alle politiche agricole Simona Caselli – cresce dal punto di vista quantitativo. Registriamo un incremento del 100 % in più negli ultimi 4 anni. Crescono gli espositori esteri, che sono il 25 per cento sul dato complessivo, è stato superato l'obiettivo di 1500 buyers. Quest’anno – ha ironizzato – abbiamo smesso di contarli”.

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Certamente, i due elementi con cui si presenta la vetrina internazionale dell’ortofrutta sono proprio la crescita vertiginosa e l’internazionalizzazione. Si pensi che solo 4 anni fa i buyer mondiali erano 250, oggi invece – andando oltre ogni aspettativa – superano i 1500. L’affacciarsi oltre le Alpi guardando al mondo, dall’America latina alla Cina, è un altro obiettivo di Macfrut. “L’internazionalizzazione è un tema strategico”, ha dichiarato Piraccini parlando di risultati resi possibili grazie al supporto dell'Emilia Romagna. “Sono tante le sfide per il mondo dell'ortofrutta, non mancano le difficoltà, ma il futuro è ricco di opportunità. Questo è un settore animato da tanta effervescenza”, ha concluso il presidente.

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Grande soddisfazione è stata manifestata anche dal presidente della Regione Stefano Bonaccini e dai primi cittadini Paolo Lucchi e Andrea Gnassi, entrambi testimoni di un successo nazionale e internazionale nato a Cesena e trasferito ora a Rimini. “Il Macfrut è una fiera che mette in campo la capacità di innovazione e di ripresa del nostro Paese. Per questo dobbiamo rapportarci in maniera positiva con il resto del mondo. Viviamo oggi un momento impegnativo e di gioia”. A dichiararlo il sindaco Lucchi che nel corso dei suoi due mandati ha sempre puntato sul settore agroalimentare. Non da meno la soddisfazione del collega Gnassi che non le ha mandate a dire a tutti coloro che il passaggio del Macfrut da Cesena a Rimini non lo hanno ancora accettato. “Quando si decise di unire le grandi eccellenze della Romagna a Rimini con la straordinaria forza di Macfrut nato a Cesena ci fu qualcuno che non credeva in questo matrimonio. C'era una sorta di rigurgito del campanile – ha proseguito Gnassi – che doveva combattersi. Dopo anni vediamo che non è così. Abbiamo fatto sistema e abbiamo costruito sinergie con grandi risultati”.

Molteplici le novità di questa nuova edizione da record patrocinata da Colombia e Veneto e composta da 8 padiglioni su un’area di 55 mila metri quadrati. Sono una quarantina gli eventi in programma nella giornata di apertura della Fiera. A partire da questa mattina con la presentazione del progetto “Nocciola Italia” fino a una serie di convegni sulla ricerca e l’innovazione nel comparto ortofrutticolo dell’Emilia-Romagna. Ora, però, si pensa già al prossimo anno.

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