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Macfrut, allo stand Coldiretti le prime arachidi 100 per cento italiane

Entreranno in produzione a partire dal prossimo anno

Macfrut, allo stand Coldiretti le prime arachidi 100 per cento italiane

Dopo più di 40 anni tornano le arachidi 100 per cento italiane. Le prime arachidi da seme certificate coltivate in Italia sono state presentate in anteprima ieri allo stand di Coldiretti Emilia Romagna. Le noccioline americane di nome, ma tricolori d’origine, entreranno in produzione a partire dall’anno prossimo, commercializzate dalla Società Italiana Sementi. “È solo l’inizio di un processo di recupero di diverse varietà di arachidi – ha commentato Mauro Tonello, presidente di Sis – che la Società Italiana Sementi sta mettendo in campo per il recupero di sapori che rischiano di andare perduti”.

Si tratta anche di un’opportunità produttiva per i nostri territori che possono così far tornare sulle tavole degli Italiani prodotti che erano caduti nel dimenticatoio e che ricompaiono grazie al lavoro delle nostre aziende, in prima linea quando si tratta di tutelare la biodiversità, vero patrimonio dell’agroalimentare tricolore.

“Un ritorno importante quello delle arachidi – sottolinea Nicola Bertinelli, presidente di Coldiretti Emilia Romagna – sia perché aumentano i prodotti della filiera tutta italiana, sia per i consumatori che potranno scegliere un prodotto certificato e salubre, a differenza delle arachidi provenienti da Cina ed Egitto che Coldiretti ha già incluso nella black list dei cibi più pericolosi a causa della presenza di aflatossine”.

La ricerca di sicurezza e genuinità nel piatto porta infatti l’88 per cento degli italiani a bocciare la frutta straniera e a ritenere importante scegliere nel carrello frutta e verdura Made in Italy secondo l’indagine Coldiretti/Ixè, visto che l’Italia è al vertice della sicurezza alimentare mondiale. Basti pensare che il numero di prodotti agroalimentari extracomunitari con residui chimici irregolari è stato pari al 4,7% rispetto alla media Ue dell’1,2% e ad appena lo 0,4% dell’Italia secondo le elaborazioni Coldiretti sulle analisi relative alla presenza di pesticidi rilevati sugli alimenti venduti in Europa effettuata dall’Efsa. In altre parole – precisa Coldiretti Emilia Romagna – i prodotti extracomunitari sono 4 volte più pericolosi di quelli comunitari e 12 volte di quelli Made in Italy per quanto riguarda la presenza di residui chimici oltre i limiti.

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