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La festa del patrono san Francesco di Sales

Il vescovo Douglas ai giornalisti: "Grazie per il vostro servizio". Sugli attacchi al Papa: "La dottrina non è cambiata e chi sostiene ciò non dice la verità"

Sulle elezioni regionali, monsignor Regattieri ha ricordato che "il documento dei vescovi dell'Emilia Romagna non è rivolto solo ai cattolici, ma a tutti"

Da sinistra nella foto di Pier Giorgio Marini, Francesco Zanotti, direttore del nostro giornale e dell'Ufficio diocesano per le comunicazioni sociali, il vescovo Douglas Regattieri e Marco Castagnoli, direttore dell'Ufficio diocesano per i problemi sociali e il lavoro

Giornalisti ospiti del vescovo Douglas Regattieri, come ormai da lunga tradizione. Questa mattina, in occasione della festa di san Francesco di Sales, patrono dei giornalisti, in episcopio monsignor Regattieri ha ricevuto quanti, su invito del direttore dell’Ufficio diocesano per la comunicazioni sociali Francesco Zanotti, hanno risposto anche quest'anno alla chiamata del presule. Accanto al vescovo anche Marco Castagnoli, direttore dell'Ufficio diocesao per i problemi sociali e il lavoro. ufficio che ha curato il progetto Nuntius assieme al Centro Culturale Francesco Luigi Ferrari di Modena. Il vescovo ha ringraziato i giornalisti per il loro servizio e ha chiesto di "essere buoni e generosi".

Un’occasione per una riflessione da condividere sul messaggio del Papa dedicata alla Giornata mondiale per le comunicazioni sociali dal titolo “perché tu possa raccontare e fissare nella memoria (Es. 10,2). La vita si fa storia”. E anche per ascoltare i temi messi a fuoco dalla Chiesa locale e per porre domande a ruota libera al vescovo.

Monsignor Regattieri ha fissato quattro argomenti. Dapprima è tornato sul progetto Nuntius, il questionario proposto a chi abita nel territorio diocesano, 14 comuni, dall’alta valle del Savio fino a Cesenatico. “Risponde a un’esigenza che sta a cuore al Papa – ha detto il vescovo -. Quella di mettersi in ascolto. Significa metterci insieme, tutti, consacrati e fedeli laici. Per stare insieme occorre imparare ad ascoltarsi. Dopo il convegno di Firenze del 2015, ho pensato e abbiamo pensato a questa modalità di ascolto. Una possibile, non certo la migliore. Una realizzabile: chiedere alla gente cosa vuole e cosa pensa della Chiesa che vive in Cesena-Sarsina”.

“Non abbiamo raggiunto i lontani – ha proseguito il vescovo -. Dobbiamo capire perché. Hanno risposto per lo più i praticanti, tra i 1700 che hanno detto qualcosa. A volte sono stati anche critici e pungenti. Tra le risposte si è notata una contraddizione, una doppia polarità: la Chiesa diocesana deve impegnarsi di più nell’annuncio e per altri invece deve impegnarsi di più nell’esporsi sul versante sociale. Molta importanza è stata data al tema della formazione e ai nuovi linguaggi di comunicazione, social compresi”.

Infine sul Nuntius, ha detto ancora monsignor Regattieri, i suggerimenti al vescovo. “Sono stati 700. Alcuni anche coloriti e simpatici. Li catalogo secondo cinque punti: molti mi invitano a incontrare di più le persone nelle parrocchie. Più capacità di ascolto. Una raccomandazione forte è riservata ai giovani. E anche per i sacerdoti. E infine per la nuova ristrutturazione della Diocesi”.

Per secondo il vescovo ha affrontato il tema elezioni regionali in programma domenica prossima, 26 gennaio. “La Chiesa non può non intervenire. Perché la Chiesa è inserita in un territorio. Il documento che come vescovi dell’Emilia Romagna abbiamo redatto parte dal Vangelo e dal Magistero della Chiesa e si articola in alcuni punti: più cura per l’Europa; preoccupazione e attenzione per le situazioni di disagio e di emarginazione, in particolare quando si verificano a causa della mancanza di lavoro. La tutela della vita, dal concepimento fino alla morte naturale. La riaffermazione del principio di sussidiarietà. I beni culturali e l’ambiente, argomento quest’ultimo dal quale non si può più sfuggire”.

Terzo punto, la visita pastorale. “Ho iniziato dall’alta valle del Savio – ha aggiunto il presule -. In cinque anni la terminerò. Sto svolgendo incontri per unità pastorali e non per parrocchie, come nell’occasione precedente. Infine, le aggregazioni tra parrocchie, per rispondere alle nuove sfide di questi tempi, con la montagna che si spopola e i sacerdoti che diminuiscono di numero”.

“Davanti abbiamo tre scenari – ha precisato monsignor Regattieri -. Il primo sono le unità pastorali, più parrocchie insieme con più parroci. Il secondo, unità parrocchiali: più parrocchie con un solo parroco e alcuni sacerdoti collaboratori (lo scenario più probabile al quale stiamo lavorando). Il terzo: unità parrocchiali che diventano una sola parrocchia. Uno scenario che mi auguro di non vedere. Lo Spirito Santo ci illumina e ci penserà Lui. Il Signore guida la sua Chiesa e noi di certo non perdiamo la speranza”.

Sollecitato dalle domande dei giornalisti, il vescovo Douglas ha risposto sugli attacchi al Papa dall’interno della Chiesa stessa. “Sarebbe da ciechi dire che non ci sono problemi. È normale. Ricordo gli anni del dopo Concilio vaticano II e gli attacchi a Paolo VI. Si usavano toni molto duri anche allora. I toni sono molto forti anche oggi. La Dottrina non è cambiata e chi lo sostiene non dice la verità. Papa Francesco esce dagli schemi e questo a volte può creare qualche disagio. Ma siamo di certo all’interno della fede cattolica. Senza alcun dubbio”.

Sulla politica e la divisione dei cattolici anche per le Regionali do domenica monsignor Regattieri ha aggiunto: “Il documento redatto da noi vescovi della Regione non è rivolto solo ai cattolici, ma a tutti. Oggi non c’è più il partito dei cattolici. È un dato di fatto. Ognuno milita dove crede, purchè siano salvaguardati i principi cristiani. Se poi uno non si trova d’accordo con la sua formazione, lo dica pubblicamente”.

Infine, sulla riorganizzazione della struttura della Diocesi, il vescovo ha detto che ci vorranno un paio di anni “e ora siamo al primo”. Mentre sulla riduzione del numero delle Messe, “si dovrà fare – ha concluso - ma senza far perdere identità anche alle piccole comunità cristiane”.

festa di san francesco di sales.foto pg marini.24.1.2020
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