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Emergenza sanitaria e adolescenti

I genitori: "Scuola in presenza subito al 100 per cento"

Lo chiede il comitato "Ragazzi a scuola Forlì-Cesena", sottolineando che i contagi sono diminuiti dopo l'apertura delle aule

(Foto Siciliani-Gennari/SIR)

"A Forlì-Cesena 18.746 adolescenti sono ancora in Dad mentre la politica festeggia l’imminente zona bianca. In un anno e due mesi solo 72 giorni di scuola in presenza". Lo denuncia il comitato "Ragazzi a scuola Forlì-Cesena", delle rete nazionale “Scuola in presenza”, in una nota giunta in redazione.

I genitori del comitato si appellano all’assessore alla Sanità della Regione Raffaele Donini e al presidente Stefano Bonaccini. "Nel dettaglio - dicono - l’ordinanza n. 68 del 30 aprile a firma del presidente Bonaccini affida questi ragazzi ogni giorno alla sola speranza di non avere un caso Covid in classe, visto che solo agli studenti e alla scuola - diversamente da tutto il resto della popolazione - è imposta la reclusione di 10 giorni pur con esito di tampone negativo. Il secondo documento è la nota 8.178 del 5 maggio 2021 dell’Ufficio scolastico regionale che, sentita la Direzione sanitaria, ha ritenuto di mantenere una bella fetta di Dad del 70 per cento, che in numerosi casi scende anche al 50 per cento, riaffermando le motivazioni della nota precedente che citava “nel confermare come il quadro epidemiologico non mostri ancora un andamento migliorativo sufficiente, soprattutto nella fascia di età compresa tra i 14 ed i 18 anni, la predetta Direzione ha ritenuto corretto e prudente mantenere percentuali di frequenza in presenza nelle scuole secondarie di secondo grado non superiore al 70 per cento”.

“Sono state mandate negli ultimi due mesi richieste di spiegazione ad assessori, Ufficio scuola regionale, Direzioni scolastiche per l’utilizzo di percentuali di Dad così elevate nonostante il Decreto Draghi consentisse una maggior frequenza scolastica, ma non ci è stata mai data alcuna risposta - affermano i genitori del comitato "Ragazzi a scuola Forlì-Cesena" -. Eppure una risposta la troviamo proprio nei dati dei Report pubblicati dalla Regione stessa: in quello di martedì 18 maggio, ad esempio, i nuovi casi di positività in fascia 0-18 anni sono letteralmente crollati (30 per cento in meno, 1.460 contro 2.921 di metà marzo), confermando il trend migliorativo dell’ultimo periodo. Da quando le scuole sono state aperte dopo Pasqua i dati mostrano chiaramente che andando a lezione in aula, i nuovi casi sono drasticamente diminuiti rispetto al periodo precedente in cui - pur  stando a casa - i ragazzi si sono contagiati più del doppio rispetto oggi. Ci chiediamo perché a fine aprile la Regione sostenesse il contrario”.

“Chiediamo - concludono - che da subito e fino all’ultimo giorno di scuola,  visti i dati dell’ultimo report settimanale regionale, sia garantita agli studenti delle scuole superiori la scuola in presenza al 100 per cento, in ottemperanza a quanto previsto dall’articolo 3 del DL 52/2021 emanato dal presidente della Repubblica Mattarella e sottoscritto dal presidente del Consiglio dei ministri Draghi e dal ministro della Salute Speranza”.

Report a cura del comitato "Ragazzi a scuola"

Report a cura del comitato "Ragazzi a scuola"

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