Il Cesena spazza via il Mantova 4-2

Con il secondo successo in una settimana tra campionato e Coppa Italia, il Cesena non può che essere soddisfatto. Palermo, Pisa e poi Mantova, questa volta sono i virgiliani ad inchinarsi in un “Orogel Stadium Dino Manuzzi” agghindato a festa, in virtù dello storico gemellaggio tra le due tifoserie che nel pre gara hanno sfilato in campo con numerose bandiere.

Il primo tempo è stato tutto di marca romagnola, perché Shpendi, Kargbo e poi Prestia hanno coronato una prestazione fatta di pressing alto, solidità ed efficacia sulle fasce. Mister Possanzini ha fatto quadrato all’intervallo e con alcuni correttivi ha tentato di riaprire la sfida: Redolfi ha acceso le speranze dei suoi, ma il neo entrato Tavsan ha portato i romagnoli ancora con tre reti di vantaggio, risultato poi aggiustato sul 4-2 finale, per così dire, dal sigillo degli ospiti a firma di Ruocco.

“La sfida si è incanalata bene dall’inizio - ha ammesso l’allenatore Michele Mignani -. Siamo stati bravi a fare il primo gol rubando la palla. Potevamo fare più reti e fino alla fine è stata una partita difficile, anche se si è vista la nostra voglia di vincere. I ragazzi sono stati bravi, avevamo preparato la partita in un certo modo. Nella ripresa abbiamo atteso e creato meno, concedendo al Mantova più occasioni. Chiudiamo alla grande la settimana, recuperiamo le energie e pensiamo alla prossima gara”.

Al primo sigillo in Romagna è risultato Tavsan: lo svedese ha sfruttato un assist dello scatenato Antonucci dalla sinistra, realizzando un rigore in movimento. “Sono molto felice per il gol - ha spiegato il trequartista -. È il primo in questo stadio. Dobbiamo continuare così. Abbiamo vinto e fatto tre punti importanti. Sono molto felice di essere qui, il gruppo è ottimo e mi aiuta, mi fa sentire a casa. Penso che potremo fare ancora meglio, siamo molto uniti dentro e fuori dal campo”.

Con questo successo il Cavalluccio scavalca in classifica proprio il Mantova e sale al quarto posto a 11 punti insieme alla Juve Stabia, un’altra matricola.