Cesena
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Riuso solidale

“Cambia il finale”, con Hera e Campo Emmaus nuova vita per migliaia di oggetti

Il progetto ha permesso di raccogliere nel 2023 nel Cesenate oltre 200 tonnellate di beni in buono stato

(foto: Hera)

D’estate in tanti, complici le ferie, sgomberano garage e cantine per liberarsi di oggetti ancora in buono stato ma non più utilizzati.

Non si tratta di rifiuti, ma di beni che posso trovare una nuova vita come biciclette, mobili, elettrodomestici, giocattoli e vestiti. È in queste situazioni che entra in gioco “Cambia il finale”, il progetto promosso dal Gruppo Hera in collaborazione con Last minute Market (società spin off dell’Università di Bologna che si occupa di lotta agli sprechi) che permette di donare a enti del terzo settore beni riutilizzabili.

Nel distretto di Cesena, che comprende i 15 comuni del cesenate più Santa Sofia e Premilcuore del forlivese, la multiutility fa sapere che il progetto ha permesso di raccogliere, solo grazie agli oltre 860 ritiri a domicilio effettuati nel 2023, oltre 56mila oggetti, pari a oltre 200 tonnellate di materiale, di cui quasi 154 avviate al riuso (75 per cento), rispetto alle 100 tonnellate avviate al riuso l'anno precedente. L’ente partner sul territorio che, insieme ad Hera e Last minute Market, ha permesso questo risultato, è l’associazione di volontariato Campo Emmaus di via Tipano 430 a Cesena, che gestisce anche l’Area del riuso, spin off di "Cambia il finale". L’Area è allestita presso la stazione ecologica di via Romea e aperta il lunedì, mercoledì e giovedì dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 19; martedì e venerdì dalle 15 alle 19; sabato dalle 8.30 alle 19.30 e domenica dalle 14 alle 17. Qui i cittadini possono portare piccoli mobili (tavolini, sedie, lettini per bambini), biciclette, piccoli elettrodomestici, passeggini e carrozzine, oggetti e attrezzature di vario tipo, purché in buono stato. Tutto ciò che viene consegnato in questo spazio è ad ogni effetto una donazione, che dà comunque diritto allo sconto in bolletta, e al momento della consegna viene compilata una documentazione per ricevuta.

Avviata una decina di anni fa grazie a un accordo tra Hera e Atersir, l’iniziativa prevede la possibilità, contattando il Servizio clienti della multiutility al numero verde gratuito 800 999500, di richiedere il ritiro a domicilio di beni più o meno ingombranti. A questo punto l’operatore chiede al cittadino informazioni sullo stato degli oggetti e, se sono ancora in buone condizioni, fornisce al cliente i riferimenti per contattare le onlus del territorio che partecipano a “Cambia il finale”. I beni possono essere prelevati da una delle onlus convenzionate, proprio come farebbe Hera, o portati direttamente nelle sedi delle associazioni. Queste ultime donano gli oggetti, se necessario anche dopo averli riparati, a persone in difficoltà o li mettono in vendita nei mercatini non profit, utilizzando il ricavato per sostenere i loro progetti. Nel caso in cui il materiale da ritirare non sia più riutilizzabile, il Servizio clienti di Hera fornisce indicazioni per la consegna alla stazione ecologica più vicina, oppure, nei comuni dove è attivo il servizio di ritiro gratuito a domicilio dei rifiuti ingombranti, fissa un appuntamento con il cliente. In questo caso, una vota ritirati, gli oggetti vengono inviati a corretto smaltimento.

"Il progetto “Cambia il finale” - sottolinea Hera in una nota - alimenta un percorso solidale, in linea con i principi di economia circolare e responsabilità sociale perseguiti da Hera e, allo stesso tempo, porta benefici all’ambiente poiché, favorendo il riuso e allungando la vita agli oggetti, previene sia la produzione di rifiuti sia il fenomeno dell’abbandono degli ingombranti su suolo pubblico. A livello regionale, grazie al riutilizzo dei beni donati attraverso “Cambia il finale” è stata evitata la produzione di quasi 4mila tonnellate di Co2 equivalente, che sarebbero state emesse per la produzione dei nuovi oggetti e che corrispondono alla quantità di anidride carbonica emessa per effettuare 33.800 viaggi in auto da Milano a Napoli".

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