Cesena
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Esposizione d'arte

"Il segno e la forma" di Mario Bertozzi alla galleria Pescheria

Domani, 13 novembre, alle 17,30, l'inaugurazione del percorso espositivo a cura di Francesca Caldari

foto: Sandra e Urbano (Cesena)

Domani, sabato 13 novembre alle 17,30, presso la galleria Pescheria di Cesena, sarà inaugurata la mostra di Mario Bertozzi (1927-2020) dal titolo “Il segno e la forma”

L’esposizione, presentata oggi in anteprima alla stampa, celebra l’artista a un anno dalla morte, avvenuta lo scorso 28 novembre, ed è a cura di Francesca Caldari. Forte il legame dell’autore, originario di Forlimpopoli, con la città di Cesena, la quale, per oltre un ventennio, ne ospitò lo studio, a Palazzo Romagnoli, e se ne avvalse come docente presso numerosi Istituti.

“La mostra - dice l’assessore alla Cultura Carlo Verona - sarà aperta al pubblico da domani fino al prossimo 8 dicembre. Si tratta della prima esposizione allestita dopo la morte del maestro Bertozzi e per questo ringrazio i figli Rodolfo, Teresa e Manuela per averci proposto, assieme alla curatrice Francesca Caldari, questa importante occasione di approfondimento e conoscenza”.

Le opere di Mario Bertozzi trasmettono la carica vitale che ha sempre guidato la sua instancabile produzione. Quando si pensa a lui si immaginano subito le sue potenti ed evocative opere scultoree, ma Bertozzi è stato anche un abile disegnatore. In particolare, dal momento della perdita della moglie, il disegno e la pittura diventarono per lui terapeutiche, per superare il dolore.

“La mostra - spiega la curatrice - oltre a presentare opere bronzee realizzate per lo più tra il 1960 e il 1980, di cui quattro a grandezza naturale, ci offre l’occasione di ammirare un corpus amplissimo di disegni, alcuni inediti, che documentano varie fasi della sua vita. Si va da tematiche a lui strettamente legate e identificative come quella dei tori, potenti e superbi di energia, simbolo della forza bruta, dove nessuno è mai uguale all’altro, e dei galli, immagini di grande potenza e virilità, per arrivare a quelle dei gallotauri, figure simboliche, generate dall’unione degli aspetti battaglieri e virili dei due animali, unione di potenza ed eleganza. Si passa poi - continua Francesca Caldari - alla serie dedicata ai nudi. La donna e la sua sensualità sono stati senza dubbio fonte di grande ispirazione per il maestro. Le sculture rivelano corpi morbidi e hanno caratteristiche classiche ma con una forte impronta di modernismo”.

Presenti in mostra la serie “Il bimbo col piffero”, i disegni “Nero su bianco”, “le Conchiglie”, “le Scene di battaglia”, quelle con “l’Ariete”, la serie denominata “Uragani” e la corposa raccolta “Ai confini dell’anima”, che rappresenta l’ultima fase dell’espressione poetica di Bertozzi. Sono disegni astratto-surrealisti in cui ricorre spesso la raffigurazione di farfalle, tanto amate dalla moglie. L’artista per mantenere vivo dentro di sé il ricordo dell’amata, la raffigura come una farfalla, libera e leggera in un’altra dimensione. In esposizione anche opere inedite come quelle dedicate a “La morte”. Un viaggio completo ed esaustivo attraverso la vastissima produzione del maestro, che amava definirsi l’ultimo dei romagnoli.

foto: Sandra e Urbano (Cesena)

foto: Sandra e Urbano (Cesena)

foto: Sandra e Urbano (Cesena)

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"Il segno e la forma" di Mario Bertozzi alla galleria Pescheria
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