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La Casa di Cura San Lorenzino ricorda gli ebrei accolti in piena persecuzione nel 1943

Il fondatore della Casa di Cura Elio Bisulli insieme al professore Achille Franchini si espose a non pochi rischi dando rifugio in Clinica alla famiglia ebrea Lehrer

La Casa di Cura San Lorenzino ricorda gli ebrei accolti in piena persecuzione nel 1943

La Casa di Cura San Lorenzino prosegue con gli eventi pensati in occasione dei suoi primi 80 anni. L’appuntamento è per domenica 21 ottobre alle 11 quando verrà ricordata lospitalità data in Clinica agli ebrei perseguitati durante l’ultimo conflitto mondiale.

Alla fine del 1943, quando si fece più dura la persecuzione razziale, il fondatore della Casa di Cura Elio Bisulli insieme al professore Achille Franchini si espose a non pochi rischi dando rifugio in Clinica alla famiglia ebrea Lehrer. Bisulli e Franchini collaborarono poi con padre Odo Contestabile, benedettino dell’Abbazia cesenate del Monte, che organizzò la fuga dei Lehrer in Svizzera.

In memoria di questi avvenimenti verrà inaugurata una targa e presentato il volume Accadde a Cesena di Paolo Poponessi, che ricostruisce la vicenda. I partecipanti riceveranno una copia omaggio della pubblicazione. Interverranni il sindaco di Cesena Paolo Lucchi, Rav Luciano Meir Caro, rabbino capo di Ferrara e delle Romagne, Raffaele Bisulli, amministratore unico della Casa di Cura Privata San Lorenzino e Paolo Poponessi, autore del libro Accadde a Cesena.

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