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La visita del vescovo alla signora Paola, ammalata di Sla

In casa, dice il marito Francesco, viene poca gente. Ogni tanto la ministra straordinaria dell'Eucaristia che somministra a mia moglie la Comunione tramite peg. Poi il parroco don Fabrizio Ricci, in particolare per le benedizioni pasquali

Da sinistra nella foto: il vescovo Douglas Regatteiri, il marito Francesco Giorgini, la signora Maria Paola, Iolanda e la case manager dell'Ausl della Romagna, Simona Giordani

In via Bagnolini, a cavallo tra i territori dell'Osservanza e Ponte Abbadesse, abita la signora Maria Paola Comandini. Viene trattata come una regina. Pulitissima e seguitissima dal marito Francesco e dall'aiutante di famiglia, la polacca Iolanda. La casa che accoglie il vescovo Douglas è in una delle viuzze che costituiscono l'intrico di strade del quartiere di Ponte Abbadesse. Da fuori tutto sembra normale. "Quando potevamo iniziare a stare bene, appena andati in pensione - dice Francesco - lei si è ammalata". È accaduto nove anni fa: la diagnosi fu terribile: Sla, la sindrome laterale amiotrofica che blocca tutte le membra, ma lascia intatte le facoltà intellettive. L'ammalato continua a vivere prigioniero del suo corpo. 

Sposati da 46 anni, Francesco e Maria Paola hanno due figli che vivono uno con loro e uno accanto. Per ora sono senza nipoti. Lui faceva il camionista per Crociani. Ha girato l'Europa trasportando frutta e carni. Lei lavorava, prima di andare in pensione, alla vetreria Camaeti. Ogni tanto si prendevano qualche giorno di ferie per andare in montagna. "Ci piaceva salire fino in cima - ricorda Francesco -. Andavamo a Madonna di Campiglio, a Cortina, in Valle d'Aosta. Pochi giorni, ma fatti bene, quando potevamo".

Poi la malattia, diagnostica nel 2015, e tutto quello che ne consegue. La casa che si trasforma in una corsia d'ospedale. Le manovre per accudire la moglie da imparare, senza paura, per tenersela ancora vicino, come ogni giorno fino a oggi. Per lavarla, pulirla, accudirla, per non farla scaldare nel letto che è la sua culla e perché non si trasformi in prigione. Ci vuole del tempo per imparare a fare tutto, ma sotto la supervisione della case manager dell'Ausl della Romagna, Simona Giordani, tutto risulta più semplice e fattibile, come avviene nella realtà quotidiana.

In casa, dice ancora Francesco, viene poca gente. Ogni tanto la ministra straordinaria dell'Eucaristia che somministra a mia moglie la Comunione tramite peg. Poi il parroco don Fabrizio Ricci, in particolare per le benedizioni pasquali. 

Fino a questa mattina, con la visita del vescovo Douglas Regattieri. Il desiderio della signora Maria Paola è stato esaudito, grazie all'intercessione di Simona. Maria Paola andava in chiesa ogni domenica e ora ogni giorno segue il rosario da Lourdes su tv2000 e poi la Messa. 

La soddisfazione di Maria Paola alla visita del vescovo è evidente, grazie la movimento degli occhi e della bocca, gli unici che può ancora effettuare. 

Il vescovo si fa vicino, incoraggia, rincuora, poi invita a pregare e imparte la benedizione su Maria Paola e i familiari.

Il momento è di impatto per tutti i presenti, a cominciare da Maria Paola. 

Prima dei saluti, ci si prende l'impegno di continuare a seguirsi, con il pensiero e la preghiera. Per non dimenticarsi e per condividere questo tratto di strada, di certo in salita.

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