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Misericordie

Mobilità oltre la malattia. Un pulmino per Simone

E per tutti gli ammalati di Sla, oltre una ventina nel nostro territorio. Al via la sottoscrizione, obiettivo 76mila euro

Mobilità oltre la malattia. Un pulmino per Simone

Dall’aperitivo in centro alla cena di gala e alla raccolta fondi. Non è ancora finita l’avventura avviata nel giugno dello scorso anno da Simone e da Simona. Lui è Venturi e abita con la famiglia a Gattolino (Cesena) ed è un ammalato di Sla, la sindrome laterale amiotrofica, la terribile malattia che blocca i muscoli del corpo, ma non quelli della mente. Lei di cognome si chiama Giordani ed è una case manager dell’Ausl della Romagna. Da tempo segue il caso e da questo rapporto di lavoro è nato tutto quello che è successo nell’ultimo anno.

È da questa accoppiata vincente che è partita l’idea, manifestata a qualche amico, di poter portare un fiore sulla tomba della mamma e poi di ritrovarsi con gli amici di sempre, in centro storico, per un aperitivo che è rimasto nei cuori di quanti vi presero parte, in piazza della Libertà. Da lì sono nate altre amicizie che hanno permesso di trascorrere una serata in pizzeria prima della partenza per le ferie in Campania, dai familiari della moglie Cristina, assieme ai figli Martina e Michele.

È in quella occasione che Israel De Vito, presidente della Misericordia Valle del Savio, si rende conto dell’inadeguatezza del mezzo usato per il trasporto. Per quel tipo di persone disabili ci vuole un pulmino attrezzato, pensato e allestito in maniera particolare. Per Simone e per tutti gli ammalati di Sla come lui, oltre una ventina nel nostro territorio. 

L’imprenditore Roberto Graziani sostiene il viaggio per le vacanze e poi si fa coinvolgere in un nuovo progetto: realizzare un automezzo ad hoc per gli ammalati di Sla. In Italia, di quel tipo di vetture, ce ne sono al massimo due o tre.

Da qui nasce l’idea di promuovere la serata del Verdi che si è tenuta venerdì 24 maggio scorso alla presenza del vescovo Douglas Regattieri. In avvio di incontro vengono ascoltati i videomessaggi di saluti e di incoraggiamento da parte del presidente delle Misericordie Italia, Domenico Giani, già comandante della Gendarmeria vaticana, e del presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini.

Oltre cento persone fanno da cornice a Simone che viene attorniato da amici vecchi e nuovi. Lui saluta grazie al puntatore vocale che traduce in parole i suoi pensieri. Tra gli ospiti c’è anche l’assessore regionale al turismo, Andrea Corsini, che porta il sostegno alla proposta messa in campo. Poi spetta ai direttori Ausl Paola Ceccarelli e Francesco Sintoni, rispettivamente dei distretti sanitari Cesena-Valle del Savio e Forlì-Valle del Rubicone, con la neurologa Simonetta Morresi, fare comprendere a quanti sono in teatro cosa significa convivere con una malattia come la Sla. Simona Giordani racconta di quanto è accaduto dall’anno scorso e di come dal manifestarsi di un bisogno si sia arrivati all’avvio di una sottoscrizione. Stempera il clima della serata l’artista Cristiano Militello che ha il merito di far sorridere tutti con un sano umorismo.

L’obiettivo rimane chiaro a tutti: fare decollare una raccolta fondi, con l’obiettivo di oltre 76 mila euro, per potersi muovere liberamente, come recita il titolo del galà al “Verdi”: “la mobilità oltre confine”. Per dare ali a chi le ha perse, ma le può ritrovare.

Per sottoscrizioni consultare il sito misericordiavalledelsavio.it

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