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Fondazione Emilia-Romagna teatro

Presentato il nuovo cartellone del Teatro “Bonci” di Cesena

Memore dell’esperienza passata, Ert ha scelto di non programmare tutta la stagione, ma di fermarsi a gennaio 2021

Presentato il nuovo cartellone del Teatro “Bonci” di Cesena

È stato un anno terribile, ci sentiamo tutti dei sopravvissuti, eppure ancora non è finita: dovremo convivere ancora per molto tempo con questo nemico invisibile, che sembra circondarci da ogni parte, che ci ha obbligato a separarci dagli altri, a chiudere luoghi di ritrovo, a fare calare per tanti lunghi mesi i sipari dei teatri.

La Fondazione Ert presenta i cartelloni dei suoi teatri: dal Teatro “Storchi” di Modena, il primo a riaprire, il 29 settembre, a Bologna (Arena del Sole, 6 ottobre), a Vignola (14 ottobre), Castelfranco Emilia (14 ottobre), per finire a Cesena, domenica 18 ottobre.

Il cartellone ha un titolo comune, “Una volta, c’era...”: è abbastanza evidente che questo titolo evoca il famoso incipit delle favole: c’era una volta... Come afferma Claudio Longhi, direttore di Ert, se l’anno scorso il tema portante era stato “Bye bye Novecento”, e in quell’occasione ci si dedicava "alla notomia del concetto di azione, in quanto produzione del nuovo, in quanto momento capitale di fondazione dell’identità a partire dallo scostamento dall’esistente", nel mezzo c’è stata una frattura, inaspettata, imprevedibile per molti (ma non per tutti: da almeno cinque anni Bill Gates avvertiva del pericolo di una pandemia), ovvero il virus.

Il teatro si chiuse. Il teatro si aprì su nuove frontiere, prime fra tutte quelle della rete, con la trasmissione di frammenti, letture, micro-azioni sceniche. Si provò quanto fosse necessario quel piccolo mondo nel grande mondo sconvolto, là fuori. "Forse, afferma Longhi, proprio qui, sul finire dell’inverno del 2020, il Novecento, a petto del primo vero evento globale esperito dall’umanità, è davvero finito". È possibile. È possibile anche che fra un secolo o due gli storici del futuro, se questa disciplina esisterà ancora, discuteranno sulla “vera” nascita del XXI secolo, così come noi abbiamo assistito a discussioni sul vero momento germinativo del secolo XX.

Di sicuro, memore dell’esperienza passata, Ert ha scelto di non programmare tutta la stagione, ma di fermarsi a gennaio 2021. Attualmente è in elaborazione il cartellone da febbraio a maggio. E in che modo la nuova programmazione ha fatto tesoro del passato? Un gruppo permanente di attori per nuove regole di ingaggio e nuove strategie di tutela dei lavoratori dello spettacolo; una compagnia stabile pensata per ridefinire la relazione tra una comunità e il suo teatro; un sistema di creazioni stanziali, concepite per circolare nella rete delle sedi Ert, per contenere gli spostamenti e per fissare un repertorio; una nuova organizzazione della produzione teatrale, per contenere i costi e l’impatto sul contesto.

Osservando il cartellone dei cinque teatri Ert già ricordati, si nota però che solo uno spettacolo, “Metamorfosi”, apparirà su due piazze, dal 14 al 17 gennaio a Cesena e dal 20 al 23 gennaio a Vignola; gli altri spettacoli appaiono tutti solo una volta, quindi è possibile che nella seconda parte della stagione siano invertiti fra loro: vedremo questo dettaglio in futuro.

Di sicuro Cesena ha un problema in più, rispetto alle altre piazze, perché fino alla fine dell’anno il Teatro “Bonci” è in restauro, come ricordato più volte, anche sul nostro giornale. E quindi? Si comincia fuori dal “Bonci”.

Domenica 18 ottobre: al Cinema San Biagio, “Generazione Alfa-Omega”

Iniziamo non con uno spettacolo, ma con un reading. Il termine inglese è suggestivo, ma di fatto un reading è una lettura. Tutto fa teatro, e difficilmente ci si sarebbe potuti aspettare qualcosa di diverso, dato che in città sembrano mancare gli spazi per un’azione teatrale che si svolga in sicurezza, certo è un dispiacere che il ritorno del teatro avvenga con qualcosa che proprio teatro non è, anche se ci si avvicina assai. Lo spettacolo, ci dice la nota di Ert, riguarda la comunicazione globale.

Da martedì 17 a domenica 29 novembre 2020, sempre al Cinema San Biagio, “Io sono mia moglie”

Testo di Dough Wright (drammaturgo di Dallas, nato nel 1962, premio Pulitzer 2004 per questo dramma), diretto e interpretato dal cesenate Michele Di Giacomo, è la storia di Charlotte Von Mahlsdorf, alias Lothar Berfelde (1928 – 2002), un antiquario tedesco che fin da bambino amava indossare vestiti femminili, fino a crearsi una nuova identità, quella appunto di Charlotte. Collezionista compulsiva, Charlotte diede vita a un museo personale, il Gründerzeitmuseum, in cui sono raccolti tantissimi oggetti della vita quotidiana. In questo monologo un solo attore veste più di trenta personaggi, ripercorrendo la vita della protagonista attraverso i nastri delle interviste che l’autore, anche lui personaggio in scena, registra dal gennaio del 1993, in una ricerca volta a comprendere chi sia davvero la persona che ha di fronte: una, nessuna e centomila.

Giovedì 31 dicembre 2020, al Vidia Club, “Una notte da ricordare”

Finire e iniziare: il Capodanno è sempre un momento critico, in cui si spera di liberarsi del male che c’è stato e di attirare a sé solo energie positive. Mai come quest’anno tale speranza è condivisa, e con questo spettacolo corale in un luogo certamente insolito per il teatro, ma da tanti anni ritrovo dei giovani romagnoli, si invita il pubblico a trascorrere le ultime ore dell’anno in un viaggio tra le generazioni di ieri, di oggi e di domani alla ricerca dei luoghi di scambio e di evoluzione della memoria.

Martedì 5 e mercoledì 6 gennaio 2021, Concerto di musica classica

Si torna al “Bonci” con un concerto: Julian Rachlin (nato in Lituania nel 1974), è considerato uno dei più importanti musicisti di oggi. Insieme a Sarah McElravy (viola), Boris Andrianov (violoncello), Johannes Piirto (pianoforte) eseguirà musiche di Mozart, Dvorak, Brahms.

Da giovedì 14 a domenica 17 gennaio 2021, “Metamorfosi”, dal racconto di Franz Kafka

Dopo “1984”, il regista Matthew Lenton collabora con Ert: lo spettacolo “The Metamorphosis”, programmato al “Bonci” il 28 e 29 febbraio scorsi e sospeso a causa dell’emergenza, debutta nel riallestimento italiano del più famoso racconto di Kafka. Scene e costumi sono di Kenneth MacLeod, il disegno luci di Simon Wilkinson, mentre il tappeto musicale è del sound designer Mark Melville (che aveva già curato il suono di “1984”). Il cast è attualmente in fase di definizione. Afferma il regista: «Mi auguro di riuscire a salvaguardare la meravigliosa oscurità e il tipico umorismo di questa storia kafkiana, a tratti davvero divertente. Come nelle sue migliori opere, anche in questo caso, l’autore è in grado ad esplorare temi molto seri riuscendo, di tanto in tanto, a far ridere».

Da giovedì 28 a domenica 31 gennaio 2021, “Earthbound ovvero le storie delle Camille”

Liberamente ispirato a “Staying with the trouble” di Donna Haraway, è realizzato da Marta Cuscunà. È uno spettacolo di fantascienza che immagina un futuro prossimo nel quale la manipolazione del genoma umano riporta la vita in aree del pianeta danneggiate dall’uomo. È un monologo per attrice e creature animatroniche che trasforma in teatro il pensiero eco-femminista di Donna Haraway, filosofa nata a Denver nel 1944.

Questo è ciò che sappiamo per ora del cartellone del “Bonci”, allestito in tempi di grande difficoltà: vedremo se gli spettatori gradiranno e se parteciperanno numerosi alla rinascita teatrale dopo la lunga assenza causata dal virus.

Info: https://cesena.emiliaromagnateatro.com/

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