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Sicurezza, il punto di vista dei giovani

Il movimento Laboratorio Cesena rende noto gli esiti di un proprio sondaggio sul tema. Segnalate criticità per mezzi di trasporto e zona stazione

I giovani di "Laboratorio Cesena"

Laboratorio Cesena, movimento di idee nato nei mesi scorsi su iniziativa di alcuni giovani cesenati con l’obiettivo di favorire il dibattito politico-culturale cittadino, dallo scorso novembre si è impegnato a esaminare il problema della sicurezza urbana.

Nelle ultime settimane era online, sul sito del movimento www.laboratoriocesena.com, un questionario per analizzare il problema della sicurezza in modo articolato, con particolare riferimento alla situazione specifica nei singoli quartieri ma anche alla percezione del fenomeno da parte delle fasce d’età più giovani della popolazione.

Rispetto alle circa 250 persone coinvolte, il problema della sicurezza risulta grave o abbastanza grave a livello nazionale per l’84 per cento, mentre a livello locale il 58 per cento dei cittadini che hanno risposto al questionario ritiene Cesena una città sicura o abbastanza sicura (questa percentuale sale al 65 per cento tra gli under 40). Tuttavia si avverte un peggioramento del fenomeno della microcriminalità negli ultimi tre anni e situazioni critiche concentrate in alcune zone (stazione, Vigne, Borello). I quartieri percepiti come più “sicuri” risultano invece quelli nei pressi del centro (Fiorenzuola, Cesuola, Oltresavio) oltre al Rubicone e al quartiere Al Mare.

Tra le azioni ritenute necessarie per migliorare la sicurezza in città, coloro che hanno risposto al questionario chiedono in particolare l’aumento del controllo da parte delle forze dell’ordine, il potenziamento dell’attività della polizia municipale sul territorio e il “vigile di quartiere”, la diffusione dei meccanismi di videosorveglianza. Circa un terzo dei rispondenti dichiara di essere stato vittima di un reato negli ultimi tre anni (in particolare furti, atti vandalici, scippi) ma oltre un 20 per cento di queste persone afferma di non aver denunciato l’accaduto principalmente per sfiducia sui possibili risultati. Si tratta di un fenomeno che potrebbe impattare sulle statistiche che attualmente paiono mostrare un generale calo dei reati segnalati.

Gli universitari e le giovani under 35, interpellati su quanto si sentano sicuri nei vari luoghi abitualmente frequentati, hanno espresso lamentele soprattutto riguardo ai mezzi di trasporto (autobus e treni). Viene segnalata in particolare la presenza a bordo di persone “poco raccomandabili” e la scarsità di controlli. Valutate come “difficili” di sera alcune aree del centro urbano e soprattutto nella zona stazione-Cubo. Più positiva invece la percezione di sicurezza in locali pubblici, sedi universitarie e aule studio.

“La nostra iniziativa non ha certo la pretesa della oggettività né è la prima sul tema della sicurezza – dicono da Laboratorio Cesena – ma ci sembra significativo offrire anche questo punto di vista, poiché il 60 per cento di coloro che hanno risposto al questionario ha meno di 40 anni. Il mondo giovanile certamente vede come meno grave il problema della sicurezza urbana rispetto ad altre fasce della popolazione, nondimeno evidenzia alcune criticità che devono essere affrontate”.

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