Scuola e innovazione
Un uliveto superintensivo, all'Agraria di Cesena si sperimenta e si innova
Un uliveto sperimentale, superintensivo e sostenbile, appena impiantato dall'Istituto Tecnico "Garibaldi -da Vinci" di Cesena
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In risposta alla crisi che l’ulivocoltura italiana sta attraversando, l’Istituto tecnico “Garibaldi-da Vinci” di Cesena, indirizzo Agraria, Agroalimentare, Agroindustria, ha deciso di sperimentare un uliveto superintensivo specializzato nell’ottica dell’innovazione e della sostenibilità ambientale.
A dirlo è il professor Mario Righi, docente di Agronomia ed Estimo nonché Direttore dell’Azienda Agraria dell’istituto. <<Gli agricoltori italiani produttori di ulivi -commenta Righi- sono in difficoltà a causa degli elevati costi di produzione, delle spese generali e di un prezzo del prodotto non soddisfacente causato dalle importazioni indiscriminate di prodotto. Questa situazione ci spinge a modificare le varietà e gli impianti e a seguire la via dell’innovazione nel rispetto delle nostre tradizioni >>.
L’ITA possiede un podere a Monticino, nelle adiacenze della chiesa, investito a vigneto, un po’ di seminativo, erba medica ed una superficie attualmente di 3700 metri quadrati destinata all’uliveto con la previsione di ampliarlo ulteriormente. L’uliveto sarà curato con metodi di lavoro altamente specializzati che prevedono l’impiego di pali che non disperdono metalli pesanti, varietà come l’Arlecchino, il Canalecchio che consentono la raccolta a macchina e un moderno impianto di fertirrigazione collegato telematicamente con il Consorzio di Bonifica di Cesena, che permetterà di adeguare la quantità di acqua da utilizzare per l’irrigazione al reale fabbisogno della pianta. Inoltre, la potatura e la raccolta meccanizzate favoriscono l’abbattimento delle spese.
Gli studenti potranno, quindi, constatare come si possa coniugare innovazione e tradizione e come sia possibile creare un prodotto di qualità, nel rispetto dell’ambiente e con una particolare attenzione al contenimento delle spese.
Ben presto, infatti, l’Istituto sarà in grado di promuovere sul mercato locale, l’olio di propria produzione con il marchio dell’Istituto.
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