Solidarietà
Una lavanderia per i senzatetto
Si tratta di un piccolo locale, di proprietà di Asp Cesena-Valle Savio, fornito di due lavatrici e asciugatrici, cui si accede tramite una tessera
![Foto Sandra e Urbano Foto Sandra e Urbano](/var/cesenate/storage/images/cesena/una-lavanderia-per-i-senzatetto/3065734-1-ita-IT/Una-lavanderia-per-i-senzatetto_articleimage.jpg)
In via Madonna del Parto si rinnova il soccorso ai più bisognosi. In questo vicolo cieco nel cuore del centro storico, dove in passato si trovava l’antica ruota degli esposti e l’Ente comunale di assistenza che sfamava i poveri nel dopoguerra, ha inaugurato oggi al civico 10 la lavanderia sociale ‘Oblò sul mondo’: servizio riservato alle persone che vivono per strada, che qui possono lavare i propri vestiti. Il piccolo locale, di proprietà di Asp Cesena-Valle Savio, è fornito di due lavatrici e asciugatrici, vi si accede tramite una tessera ed è aperto il martedì mattina e il venerdì pomeriggio. All’iniziativa, fortemente voluta dall’Amministrazione comunale, hanno contribuito anche gli studenti dell’Istituto professionale ‘Versari-Macrelli’: hanno realizzato loro il logo della lavanderia, una mappa del mondo racchiusa in un oblò.
Novità anche sul fronte dell’accoglienza diurna sempre per i ‘senzatetto’: un mese fa è ripresa l’attività quotidiana che si è trasferita definitivamente dalla sede di corso Cavour in quella più spaziosa e rinnovata di via Dandini 7, così da rispettare le misure di distanziamento. Il centro, denominato ‘RoverStella’, è cogestito da Asp e dalla cooperativa Team Service e offre diversi servizi: connessione internet veloce, filmoteca, attività da svolgere in gruppo e per la ricerca di un impiego, uno sportello di ascolto e di supporto psicologico. “E’ una sorta di pronto soccorso per accogliere quanti versano in condizione di seria difficoltà: vi lavorano due operatori a cui se ne aggiungono altri tre per l’accoglienza notturna, attiva dalle 20 nei locali qui accanto. Sono una trentina le persone che lo frequentano”, informa la presidente di Asp Cesena-Valle Savio Elena Baredi. Il centro è aperto dal lunedì alla domenica (tranne il venerdì) dalle 15.30 alle 19.30. “Vogliamo che la nostra città sia aperta e accogliente ─ afferma il sindaco Enzo Lattuca ─, fornire risposte e servizi a quelle persone che sono nostre concittadine, indipendentemente da quello che attestano i loro documenti di identità”.
Sempre qui si è spostata anche la distribuzione dei pasti a cura della Caritas diocesana, che si svolge tutti i giorni dalle 11 alle 12.30. Un luogo più idoneo rispetto alla chiesa di Sant’Agostino, dove avveniva negli ultimi tempi, in quanto difficoltoso da riscaldare e non gradito agli assistiti di fede musulmana. “E’ un’ulteriore tappa del percorso di collaborazione proiettato all’accoglienza, che con la pandemia è resa più complicata ─ dice il direttore della Caritas diocesana, Ivan Bartoletti Stella ─. Sono una trentina le persone a cui forniamo i pasti, con picchi in passato di 50. Ringrazio soprattutto i nostri volontari, che sono una ventina, su cui si regge il servizio”. Presente all’inaugurazione il vescovo Douglas Regattieri che ha sottolineato: “E’ un valore aggiunto se le cose si fanno insieme”.
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