Mare e sostenibilità
Il Centro ricerche marine lancia "Litter -A-mare"
In collaborazione con i pescatori della marineria di Cesenatico, il Comune e Hera Spa, interventi per il recupero dei rifiuti marini
Il progetto “Litter-A-mare" di cui il Centro ricerche marine è capofila, è finalizzato alla protezione e al ripristino della biodiversità e degli ecosistemi marini nell’ambito di attività di pesca sostenibili, con interventi di raccolta, da parte di pescatori, dei rifiuti marini (marine litter), compresa la rimozione degli attrezzi da pesca perduti e utilizza fondi Europei per la politica marittima e della pesca gestiti attraverso il Flag – Costa dell’Emilia Romagna, la denominazione del gruppo di azione locale attivo nel settore pesca per l’intero territorio della Regione Emilia-Romagna, con una strategia unitaria e condivisa per lo sviluppo del settore della pesca e dell’acquacoltura.
Obiettivo finale sarà la diffusione di un approccio integrato sulla tematica dei rifiuti in mare, che coniughi gli aspetti ambientali a quelli economico-sociali.
Tra gli obiettivi specifici previsti vi sono la messa a punto di un protocollo operativo concernente la gestione dei rifiuti marini e la formazione e sensibilizzazione degli operatori ittici coinvolti nel progetto ma non solo, anche di tutta la marineria di Cesenatico e di altre marinerie, dei cittadini e di altre categorie interessate come ad esempio gli operatori portuali.
Partecipano al progetto pescherecci con diverse tipologie di pesca: a strascico (il “Rimas” e il “Gabbiano”) e volante (il “Vikingo” e il “Barbaro”).
Queste imbarcazioni sono già attrezzate per la pesca e il recupero dei rifiuti galleggianti e impigliati nelle reti con appositi contenitori per la raccolta dei rifiuti marini.
In banchina è stata predisposta, in un’area espressamente autorizzata dal Comune di Cesenatico, un’isola ecologica temporanea attrezzata con appositi cassonetti e/o cestoni per la cernita, catalogazione e smaltimento dei rifiuti portati a terra. Lo smaltimento di tali rifiuti sarà preceduto da una fase di analisi e valutazione sulla possibilità di riciclo o di recupero degli stessi.
I risultati ottenuti verranno diffusi attraverso azioni di comunicazione anche e soprattutto al fine di scoraggiare il ricorso agli illeciti sversamenti in mare da parte di cittadini, turisti e operatori ittici.
Durante la durata del progetto verranno organizzati alcuni momenti di incontro con gli operatori ittici della marineria di Cesenatico, con altri operatori portuali e con la cittadinanza, al fine di informare e formare gli stessi circa la corretta gestione e smaltimento dei rifiuti “speciali” (pericolosi e non pericolosi) prodotti dalle attività effettuate sulle imbarcazioni e nell’area portuale del Porto di Cesenatico; saranno inoltre presi in considerazione gli scarti ittici e i residui di lavorazione sempre prodotti a bordo delle imbarcazioni durante la normale attività lavorativa.
Come già riscontrato in altre realtà e in altre zone costiere, una riduzione della marine litter dovuto alla cooperazione dei pescatori delle diverse marinerie dell’Adriatico potrà senz’altro avere evidenti ripercussioni sull’ambiente marino-costiero, in primis sulla presenza di rifiuti indesiderati sulle spiagge e nelle reti da pesca.
Per Attilio Rinaldi, presidente della Fondazione Centro ricerche marine, “il mare è ricettacolo di grandi quantità di rifiuti, la plastica in particolare tende ad accumularsi a seguito dei lunghi tempi di degradazione. Questo progetto vede la partecipazione dei pescatori, una categoria che risente di questo problema, con i quali si potrà concordare la realizzazione di attività finalizzate alla tutela dell’ambiente marino e di sensibilizzazione globale su questo tema”.
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