Emergenza sanitaria
"Vanno previsti ristori per tutti i circoli, anche e soprattutto quelli più piccoli"
Il sindaco Matteo Gozzoli scrive al presidente della Regione Stefano Bonaccini e all’assessore Corsini
Il sindaco di Cesenatico Matteo Gozzoli ha inviato una lettera al presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini e all’assessore Corsini che ha la delega al commercio affinché la regione agisca da tramite con il governo per chiedere di equiparare i centri ricreativi, sociali e culturali con autorizzazione alla somministrazione di alimenti e bevande ai pubblici esercizi e prevedere ristori per tutti i circoli, anche quelli senza partita iva.
"Il Dpcm del 24 ottobre 2020 - si legge nella missiva - ha sospeso l’attività dei centri ricreativi, sociali e culturali e tale misura è stata sempre procrastinata in avanti fino all’ultimo Dpcm che ha prolungato la sospensione al 5 marzo.
Con una circolare dell’ottobre scorso, il Ministero degli Interni ha specificato che la sospensione dei centri determinava anche la sospensione dell’eventuale somministrazione di alimenti e bevande a beneficio dei soci.
In sostanza dalla fine di ottobre abbiamo alcune realtà sospese che non possono effettuare né servizio a domicilio né asporto e la prospettiva è una chiusura di almeno 5 mesi senza la possibilità di ricevere ristori".
"Cesenatico, come tutta l’Emilia-Romagna - prosegue il sindaco Gozzoli - fonda storicamente parte del suo tessuto sociale e culturale su questi centri che da tradizione agiscono da collante per i piccoli centri e le piccole frazioni e hanno il ruolo di punto di riferimento per i cittadini di tutte le fasce d’età.
In queste settimane ho raccolto la preoccupazione di numerose associazioni e di singoli gestori di centri ricreativi, sociali e culturali che in questa momento di durissima difficoltà non vengono aiutate e sostenute. Il rischio, altissimo, è che tante di queste realtà chiudano definitivamente portando via con sé patrimonio economico e culturale".
"Credo - sottolinea il primo cittadino - che sia sotto gli occhi di tutti l’importante funzione svolta dai circoli che va ben oltre il concetto di tempo libero: sono luoghi che creano e mantengono vivi i legami tra le persone e spesso, soprattutto nelle piccole frazioni, rappresentano centri a cui tutta la comunità ruota attorno. Di questi, i circoli con partita Iva, per i quali il “decreto Ristori” ha previsto aiuti economici, sono purtroppo solo una minima parte".
"Riguardo a questo - conclude - nel dialogo tra Regione e Governo, credo che vadano posti all’attenzione due temi. Da un lato valutare la possibilità di assimilare i circoli, per la sola attività di somministrazione alimenti e bevande ai pubblici esercizi consentendo almeno l’asporto negli orari previsti dal Dpcm e la consegna a domicilio per i soli soci e, dall’altro prevedere ristori per tutti i circoli, anche e soprattutto quelli più piccoli. Consapevole della difficile situazione le chiedo di valutare possibili azioni di aiuto e sostegno a queste realtà importanti per la tenuta del tessuto locale dei piccoli centri".
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