discorso
Consiglio d’Europa: Mattarella a Strasburgo, “dobbiamo saper opporre alla guerra la decisa volontà della pace”
"La pace è frutto di un’ostinata fiducia verso l’umanità e di senso di responsabilità nei suoi confronti”, ha aggiunto il Capo dello Stato
![Roma, 22 aprile 2022: il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione dell’incontro con gli esponenti delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma, nella ricorrenza del 77° anniversario della Liberazione (Foto: Francesco Ammendola - Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica) Roma, 22 aprile 2022: il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione dell’incontro con gli esponenti delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma, nella ricorrenza del 77° anniversario della Liberazione (Foto: Francesco Ammendola - Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)](/var/cesenate/storage/images/dal-mondo/consiglio-d-europa-mattarella-a-strasburgo-dobbiamo-saper-opporre-alla-guerra-la-decisa-volonta-della-pace/3450824-2-ita-IT/Consiglio-d-Europa-Mattarella-a-Strasburgo-dobbiamo-saper-opporre-alla-guerra-la-decisa-volonta-della-pace_articleimage.jpg)
“La guerra è un mostro vorace, mai sazio. La tentazione di moltiplicare i conflitti è sullo sfondo dell’avventura bellicista intrapresa da Mosca. La devastazione apportata alle regole della comunità internazionale potrebbe propagare i suoi effetti se non si riuscisse a fermare subito questa deriva”. È un passaggio del lungo discorso tenuto dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nell’emiciclo del Consiglio d’Europa a Strasburgo.
Il capo dello Stato ha affrontato diversi temi: il ruolo del Consiglio d’Europa come “casa degli europei”, la tutela della democrazia e dei diritti nei 46 Stati membri, e, naturalmente, ampio spazio ha assegnato al conflitto innescato dalla Russia in Ucraina, per il quale Mosca è stata estromessa dal CdE. “Dobbiamo saper opporre” alla guerra, ha detto Mattarella, “la decisa volontà della pace. Diversamente ne saremo travolti”.
“Quanto la guerra ha la pretesa di essere lampo, e non le riesce, tanto la pace è frutto del paziente e inarrestabile fluire dello spirito e della pratica di collaborazione tra i popoli, della capacità di passare dallo scontro e dalla corsa agli armamenti, al dialogo, al controllo e alla riduzione bilanciata delle armi. La pace è frutto di un’ostinata fiducia verso l’umanità e di senso di responsabilità nei suoi confronti”. Al termine del suo intervento, Mattarella ha discusso con i deputati del CdE, che gli hanno rivolto alcune domande di politica e d’attualità.
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