Allarme Coldiretti, il maltempo ha dimezzato il seme di erba medica certificato

Il maltempo che ha colpito le campagne romagnole nel corso della primavera e non meno durante i tre mesi estivi ha provocato danni anche al seme di erba medica, una produzione in cui l’Emilia Romagna coltiva il 50 per cento dei circa 40 mila ettari seminati in Italia. È questo l’allarme lanciato dalla Coldiretti che ricorda come il seme di erba medica sia una produzione di elevata qualità (oggi copre circa 35 milioni di ettari della superficie terrestre per una produzione annua di 47 milioni di tonnellate), che in Italia deve essere tutto certificato per produrre foraggio necessario all’alimentazione degli animali che producono latte e carni di pregio.

A causa di bombe d’acqua, grandine e nubifragi di inizio estate – spiega Coldiretti – la produzione di seme di erba medica quest’anno si è più che dimezzata rispetto allo scorso anno, quando il raccolto risultò molto abbondante. Al danno della scarsa si aggiunge anche la beffa della presenza sul mercato italiano di seme non certificato che mette in difficoltà il prodotto di qualità. “Quotare in borsa il seme non certificato è come quotare un’auto di cui non si sa né marca né cilindrata né le prestazioni ed è assolutamente fuorviante per il vero mercato. Per evitare quella che si configura come una concorrenza sleale – informa Coldiretti – abbiamo chiesto alla Borsa Merci di Bologna di non quotare più nei propri listini il seme non certificato in modo da contenere il diffondersi di questo prodotto sul mercato italiano”.