emergenza sanitaria
Coronavirus, in Italia oggi 1.616 nuovi casi. Ministero Salute: "Cresce trasmissione in ambito familiare. Si alza età positivi”
Nuovo aumento dei contagi. Il Report settimanale: “virus circola in tutto il Paese con 2.280 focolai attivi, di cui 691 nuovi”
In Italia ci sono attualmente 36.767 positivi per Covid-19, 1.059 in più rispetto a ieri. Il totale delle persone che hanno contratto il virus è di 284.796, con un incremento nelle ultime 24 ore di 1.616. Questo è quanto emerge dai dati del monitoraggio sanitario sulla diffusione del nuovo Coronavirus Covid-19 diffusi oggi e pubblicati sul sito web del ministero della Salute.
Tra gli attualmente positivi, 175 sono in cura presso le terapie intensive, con un incremento di 11 pazienti rispetto a ieri. 1.849 persone sono ricoverate con sintomi, con un incremento di 13 pazienti rispetto a ieri. 34.743 persone, pari al 94,5 per cento degli attualmente positivi, sono in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi. Rispetto a ieri, i deceduti sono 10 e portano il totale a 35.597 mentre il numero complessivo dei dimessi e guariti sale invece a 212.432, con un incremento di 547 persone rispetto a ieri. L’incremento nelle ultime 24 ore dei tamponi effettuati è pari a 98.880.
Nel dettaglio, i casi attualmente positivi sono 8.591 in Lombardia, 4.476 nel Lazio, 3.865 in Campania, 3.730 in Emilia-Romagna, 2.964 in Veneto, 2.312 in Toscana, 1.960 in Piemonte, 1.706 in Sicilia, 1.546 in Puglia, 1.337 in Sardegna, 994 in Liguria, 562 in Friuli Venezia Giulia, 541 in Abruzzo, 466 nelle Marche, 422 nella Provincia autonoma di Trento, 395 in Umbria, 370 in Calabria, 255 nella Provincia autonoma di Bolzano, 154 in Basilicata, 88 in Molise e 33 in Valle d’Aosta.
Per la sesta settimana consecutiva, in Italia si conferma un aumento nei nuovi casi casi di infezione da Sars‐CoV‐2 con una incidenza cumulativa negli ultimi 14 giorni (24/8-6/9) di 27,89 per 100mila abitanti, in aumento dal periodo 6/7-19/7. La maggior parte dei casi continua a essere contratta sul territorio nazionale (risultano importati da stato estero il 15 per cento dei nuovi casi diagnosticati nella settimana di monitoraggio). In particolare si osserva una percentuale non trascurabile di casi importati da altra Regione (11,1 per cento nella settimana corrente, in diminuzione rispetto alla settimana precedente). È quanto emerge dal monitoraggio sull’attuale fase dell’epidemia da Covid-19 in Italia, nel Report settimanale delle Regioni a cura della Cabina di regia (ministero della Salute e Istituto superiore di sanità), con un'analisi dei dati relativi al periodo 31 agosto-6 settembre 2020.
In Italia, come in Europa, si è verificata durante l’estate una transizione epidemiologica dell’epidemia da Sars-CoV-2 con un forte abbassamento dell’età mediana della popolazione che contrae l’infezione. Tuttavia, nelle ultime due settimane l’età mediana dei casi diagnosticati sta di nuovo aumentando ed è di circa 35 anni. In particolare, le persone con una età maggiore di 50 anni sono nel periodo 24/8-6/9 circa il 28 per cento dei casi. Queste erano poco più del 20 per cento nelle due settimane precedenti. Sebbene la circolazione nel periodo estivo sia avvenuta con maggiore frequenza nelle fasce di età più giovani, “ci sono ora segnali di una maggiore trasmissione sul territorio nazionale in ambito domiciliare/familiare con circolazione anche in persone con età più avanzata”, si legge nel Report.
Le dinamiche di trasmissione si mantengono estremamente fluide: si continuano a osservare gli effetti di focolai associati ad attività ricreative sia sul territorio nazionale che all’estero già osservati nelle settimane precedenti a cui si associa da questa settimana un ulteriore aumento della trasmissione in ambito familiare/domestico.
Il virus oggi circola in tutto il Paese. Dieci Regioni hanno riportato un aumento nel numero di casi diagnosticati rispetto alla settimana precedente. Focolai sono riportati nella quasi totalità delle province riflettendo una circolazione del virus su tutto il territorio italiano. Questo deve invitare alla cautela in quanto denota che nel Paese la circolazione di Sars-CoV-2 è sempre più rilevante. Rispetto alle due settimane di monitoraggio precedenti in quasi tutte le Regioni si osserva un aumento del tasso di occupazione dei posti letto dedicati sia in area medica che in terapia intensiva.
Nella settimana di monitoraggio sono stati riportati complessivamente 2.280 focolai attivi di cui 691 nuovi. Questo comporta un sempre maggiore impegno dei servizi territoriali nelle attività di ricerca dei contatti che sono riusciti finora a contenere la trasmissione locale del virus.
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