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Emergenza sanitaria

Coronavirus, ministero Salute: lento e progressivo peggioramento. In Italia 1.912 nuovi casi

Attualmente 47.718 persone positive e 222.716 guariti. 244 pazienti in terapia intensiva, 20 decessi nelle ultime 24 ore. Impatto apertura scuola valutabile tra 2-3 settimane

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In Italia ci sono attualmente 47.718 positivi per Covid-19, 938 in più rispetto a ieri. Il totale delle persone che hanno contratto il virus è di 306.235, con un incremento nelle ultime 24 ore di 1.912. Questo è quanto emerge dai dati del monitoraggio sanitario sulla diffusione del nuovo coronavirus Covid-19 diffusi oggi e pubblicati sul sito web del ministero della Salute.

Tra gli attualmente positivi, 244 sono in cura presso le terapie intensive, con un decremento di 2 pazienti rispetto a ieri. 2.737 persone sono ricoverate con sintomi, con un incremento di 6 pazienti rispetto a ieri. 44.737 persone, pari al 93,75 per cento degli attualmente positivi, sono in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi. Rispetto a ieri, i deceduti sono 20 e portano il totale a 35.801 mentre il numero complessivo dei dimessi e guariti sale invece a 222.716, con un incremento di 954 persone rispetto a ieri. L’incremento nelle ultime 24 ore dei tamponi effettuati è pari a 107.269.

Nel dettaglio, i casi attualmente positivi sono 9.171 in Lombardia, 6.491 nel Lazio, 5.258 in Campania, 4.651 in Emilia-Romagna, 3.336 in Veneto, 3.261 in Toscana, 2.530 in Sicilia, 2.502 in Piemonte, 2.309 in Puglia, 1.784 in Sardegna, 1.726 in Liguria, 817 in Abruzzo, 721 nelle Marche, 713 in Friuli Venezia Giulia, 548 nella Provincia autonoma di Trento, 514 nella Provincia autonoma di Bolzano, 508 in Calabria, 485 in Umbria, 205 in Basilicata, 133 in Molise e 55 in Valle d’Aosta.

In Italia si osserva un lento e progressivo peggioramento dell’epidemia di Sars-CoV-2 da otto settimane, che si riflette in un maggiore carico sui servizi sanitari, rivela il monitoraggio del Report settimanale delle Regioni a cura della Cabina di regia (ministero della Salute e Istituto superiore di sanità), riferito al periodo 14-20 settembre.

“Fondamentale - si legge nel report - mantenere una elevata consapevolezza della popolazione generale” sull’importanza di “continuare a rispettare in modo rigoroso tutte le misure necessarie a ridurre il rischio di trasmissione quali l’igiene individuale, l’uso delle mascherine e il distanziamento fisico”. Non è stata accertata, nella settimana in esame, una trasmissione del virus nell’ambito scolastico, riferisce il monitoraggio precisando che “non è possibile valutare, al momento, l’impatto che l’apertura delle scuole in Italia avrà sull’andamento dell’epidemia. Si ritiene che questo aspetto sarà valutabile a partire dalle prossime 2-3 settimane. La riapertura delle scuole rimane pertanto uno degli elementi da monitorare attentamente”.

Importante potenziare i servizi territoriali, le attività di “contact tracing” (ricerca dei contatti) in modo da identificare precocemente tutte le catene di trasmissione e garantire un'efficiente gestione dei casi e contatti. “Al momento - si legge ancora nel report - i dati confermano l’opportunità di mantenere le misure di prevenzione e controllo già adottate dalle Regioni/PPAA e essere pronti alla attivazione di ulteriori interventi in caso di evoluzione in ulteriore peggioramento”. L’invito, infine, alla popolazione, a “prestare particolare attenzione al rischio di contrarre l’infezione in situazioni di affollamento” o in “aree con una più alta circolazione virale”.

Fonte: Sir
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