emergenza sanitaria
Coronavirus. Marco, oss al reparto Pneumo-Covid del Santa Maria delle Croci, a Ravenna: “Vivo un prolungato Venerdì santo. Ma so che la Risurrezione c’è”
Gurrera è stato male ma non ha avuto un tampone positivo: tra i suoi colleghi, ci sono state delle positività. "I dpi? Li abbiamo, ma nel nostro reparto si lavora con l’ossigeno – spiega – che può veicolare il contagio". Siamo stati fortunati, osserva: da noi l'ondata di malati è arrivata dopo altri territori: abbiamo avuto tempo per prepararci.
![Nella foto, Marco Gurrera e una collega Nella foto, Marco Gurrera e una collega](/var/cesenate/storage/images/dall-italia/coronavirus.-marco-oss-al-reparto-pneumo-covid-del-santa-maria-delle-croci-a-ravenna-vivo-un-prolungato-venerdi-santo.-ma-so-che-la-risurrezione-c-e/2613955-1-ita-IT/Coronavirus.-Marco-oss-al-reparto-Pneumo-Covid-del-Santa-Maria-delle-Croci-a-Ravenna-Vivo-un-prolungato-Venerdi-santo.-Ma-so-che-la-Risurrezi_articleimage.jpg)
“Sì sono stato male anch’io (e sono stato a casa), anche se non ho mai avuto un tampone positivo”. Marco Gurrera lavora alla terapia sub-intensiva del nuovo reparto Pneumo-Covid del Santa Maria delle Croci. È un operatore socio-sanitario: forse la figura di sanitario che per lavoro (e per vocazione, in questo caso) sta più vicino agli ammalati.
Nonostante questo, e nonostante il virus l’abbia quanto meno sfiorato (“Ho avuto colleghi positivi”, spiega), la paura non ha cambiato il suo modo di lavorare: “I dpi li abbiamo ma nel nostro reparto si lavora con l’ossigeno – spiega – che può veicolare il contagio. Ma ho 40 anni, non ho problemi di salute, i miei genitori sono lontani. Concepisco il mio lavoro come un aiuto, un sostegno ai colleghi e ai pazienti, e a chi ha bisogno. Certo, siamo stati fortunati: l’ondata di ammalati è arrivata dopo altri territori. Siamo riusciti a prepararci”.
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