Emergenza sanitaria
Covid, i dati della settimana dal 13 al 19 settembre
Calo dei nuovi casi in termini assoluti, 2 ricoverati in terapia intensiva, livello di occupazione di posti letto minore del 70 per cento
Al fine di fornire un aggiornamento rispetto all'evoluzione del quadro epidemiologico dell'infezione da Covid 19 nel territorio romagnolo, su un arco temporale più significativo rispetto alla situazione di una singola giornata, l'Ausl della Romagna riferisce alcuni dati relativi alla settimana dal 13 al 19 settembre (precisando che si tratta dei casi di residenti diagnosticati sul territorio romagnolo). Nella settimana di riferimento, si sono registrate 709 positività (3,0%) su un totale di 23.780 tamponi.
Si registra un calo dei nuovi casi in termini assoluti (-197). Rispetto alle previsioni del Piano aziendale si registra un tasso di occupazione di posti letto da parte di pazienti affetti da Covid, che ci pone nel livello verde 1, ossia un livello di occupazione dei posti letto in malattie infettive minore del 70%.
In totale sono ricoverati 59 pazienti, di cui 2 in terapia intensiva, il cui trend è costante e in leggero calo. Anche questa settimana, commenta Mattia Altini, direttore Sanitario Ausl Romagna, assistiamo ad un calo delle positività al Covid 19. Un dato confortante, legato indubbiamente all’importante risultato delle coperture vaccinali sul nostro territorio. Basti pensare, che se la circolazione del virus registrata durante il periodo estivo non avesse incontrato l’ostacolo, dato dall’importante copertura vaccinale, oggi saremmo in una situazione ben diversa e cominceremmo a dover parlare inevitabilmente di misure restrittive da prendere in considerazione. Serve altro per convincere chi ancora attende, che l’unica strada, per tornare ad una vita normale, è il vaccino?.
Non occorre fare le “Cassandre” di turno- conclude Mattia Altini - per comprendere che i rischi legati all’arrivo dell’inverno, aprono un fronte diverso, e più favorevole al contagio. Certamente l’introduzione del Green Pass esteso, a partire da metà ottobre, ma il compito nostro dovrà essere orientato sempre più a spiegare le ragioni scientifiche alla base dell’importanza del vaccino, con dati e studi. Unica strada per far superare con consapevole adesione l’esitazione vaccinale”.
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