salute
Fumo, peso sedentarietà: i dati in Romagna
“Sempre più bambini a rischio obesità. Il 19% tra 8 e 9 anni è in sovrappeso”. Le strategie dell’Ausl
![Stili di vita in Romagna", la conferenza di presentazione. Al centro la dottoressa Raffaella Angelini. Foto Corelli Stili di vita in Romagna", la conferenza di presentazione. Al centro la dottoressa Raffaella Angelini. Foto Corelli](/var/cesenate/storage/images/dall-italia/fumo-peso-sedentarieta-i-dati-in-romagna/3986300-1-ita-IT/Fumo-peso-sedentarieta-i-dati-in-Romagna_articleimage.jpg)
Un quinto degli over 65enni nel territorio dell’Ausl Romagna è affetto da una patologia cronica (malattie cardiovascolari, malattie respiratorie croniche, diabete). E a Ravenna il dato si alza al 22,2% negli uomini. E rischia di peggiorare, spiegano dall’Ausl Romagna, alla luce di una serie di statistiche raccolte attraverso il sistema di sorveglianza “Passi” che raccoglie le abitudini su alimentazione, attività fisica e fumo un un campione di 880 romagnoli. Questa mattina alla direzione dell’Ausl della Romagna si è fatto il punto du questi dati e sulle strategie per proporre nuovi stili di vita.
Tre gli ambiti sui quali la direttrice del Dipartimento di Igiene Pubblica Raffaella Angelini, ha lanciato l’allarme: l’obesità infantile, la sedentarietà e il fumo.
Il fumo
“Il fumo, anzitutto, è uno dei fattori d rischio più importante”, ha sottolineato Giulia Silvestrini, responsabile della Struttura semplice dipartimentale sulla Sorveglianza della malattie e i fattori di rischio. Nel territorio dell’Ausl Romagna 2,5 persone su 10 sotto i 65 anni hanno una dipendenza da nicotina. Per quel che riguarda gli over 65, fuma una persona su 10 e quattro lo hanno fatto nel loro passato. Il dato è un po’ più alto sia nella provincia di Ravenna (29,2% per gli uomini e 21,12% per le donne) che in quella di Forlì-Cesena (29,4% e 24,2%), meno a Rimini. “Fumano di più le persone più vulnerabili, con bassa istruzione e difficoltà economiche”.
L’alimentazione
Traspare preoccupazione da parte dell’Ausl sui dati relativi all’obesità, in particolare quella infantile. “Abbiamo notato un aumento di peso dei bambini tra 8 e 9 anni: il 25% di essi è in sovrappeso e 7% soffre di obesità”. Un dato su base regionale, che diminuisce nelle fasce d’età fino a 24 anni e poi risale, con un 33% di persone che hanno problema di peso tra 25 e 34 anni, un 45% % tra 35 e 49 fino a raggiungere il 60% della popolazione tra i 70 e 79 anni. Mediamente quasi un maschio su due (il 48,9%) in Romagna ha un eccesso ponderale. Nella media, la provincia di Ravenna mentre si abbassa a 47% a Forlì-Cesena. “Nella pandemia il fumo si è ridotto – analizza la dottoressa Silvestrini – ma l’alimentazione è peggiorata. Sul sovrappeso e l’obesità molto è legato alla globalizzazione: l’aumento ponderale nelle persone l’abbiamo notato da almeno 10 o 15 anni”.
Il movimento
Un dato connesso anche all’insufficiente attività fisica dei romagnoli: una persona su due, secondo il sistema Passi non si muove abbastanza, cioè non raggiunge l’obiettivo minimo di 150 minuti di attività fisica a settimana
L’analisi
“L’indice di vecchiaia aumenta di anno in anno – è l’analisi della dottoressa Angelini -. Siamo a circa 200 anziani ogni 100 bambini. Questo è un problema demografico, certo, che ha un effetto concreto sulla salute. All’aumento dell’età aumenta il carico di malattie croniche nella popolazione. Il nostro obiettivo, in questo contesto è ‘dare vita agli anni e non solo dare anni alla vita’. Oltre il 50% delle cause di morte sono il risultato di fattori di rischio modificabili: fumo, alcol, ipertensione, colesterolo, sovrappeso e scarsa attività fisica. Spesso combinati. Su questo fronte non basta dare un farmaco. Occorre raggiungere le persone e proporre alternative al loro stile di vita”
Come? “Per promuovere l’attività fisica – ha spiegato Giuseppe Attisani, responsabile della Struttura semplice dipartimentale di Medicina dello Sport – il sistema migliore è l’organizzazione dei gruppi di cammino che offrono vantaggi dal punto di vista fisico e anche sociale e psicologico. Sono 61 i gruppi censiti nel territorio dell’Ausl Romagna. E si possono trovare sul sito “mappe della salute” (www.mappedellasalute.it
Tante anche le iniziative di educazione all’alimentazione corretta. A partire da “Il carrello della salute”,eventi di gruppo che hanno permesso di parlare di alimentazione a circa 800 romagnoli. Ci sono poi veri e propri laboratori di cucina salutare: serate con cuoco e dietista che offrono strumenti per cambiare il proprio comportamento alimentare. E infine dei percorsi per i bambini in sovrappeso in fase di sviluppo, che coinvolgono medici, psicologi e medicina dello sport. A Ravenna si tiene al Cmc. “Sono una sessantina i bambini e i ragazzi presi in carico nel 2023”.
La prevenzione passa anche dall’informazione sulle cadute negli anziani. Da questo punto di vista il Dipartimento propone incontri con associazioni dei pensionati e corsi di rinforzo muscolare nelle Case della comunità.
“La strategia? – sintetizza la dottoressa Silvestrini -. Prossimità, gratuità ed equità”.
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