alluvione
Il Comitato alluvionati e franati di Cesena Valle Savio chiede soluzioni efficaci
Dopo la manifestazione del 17 ottobre, il rinnovato appello al Governo
"Siamo stanchi e furiosi: l'Emilia Romagna sta vivendo un'altra catastrofe alluvionale all'inizio di un inverno che promette già disastri".
Lo scrive il Comitato franati e alluvionati di Cesena Valle Savio in un comunicato stampa.
"Eventi che avrebbero dovuto verificarsi ogni 500 anni ora accadono ogni 50 giorni. È insopportabile! Le nostre comunità sono al collasso. Strade ridotte a fango, case distrutte e famiglie sfollate: questa è la dura realtà di un paese che non riesce a difendersi dai cambiamenti climatici e da una gestione dell'emergenza che appare inadeguata e tardiva - si legge nel documento -. È ora di dire basta! Facciamo un appello a tutti i cittadini: in attesa di risposte concrete dalle istituzioni, vi chiediamo di consegnare simbolicamente le chiavi delle vostre case ai Comuni. Non possiamo vivere con la costante paura di perdere tutto mentre i nostri politici continuano a rimandare soluzioni efficaci. Chiediamo con urgenza di superare il Titolo V della Costituzione, che la Regione si facesse da parte perchè non in grado di affrontare questi eventi come abbiamo riportato nella manifestazione del 17 ottobre e riportiamo da mesi nei tavoli di incontro, di attuare interventi centralizzati per la ricostruzione delle aree colpite da personale altamente specializzato".
"Il Governo - prosegue il comunicato stampa - deve assumere il comando della ricostruzione, mobilitando tutte le istituzioni per affrontare questa emergenza in modo serio. Inoltre, chiediamo l'invio immediato dell'esercito nelle zone colpite, per garantire sicurezza, assistenza e prevenire ulteriori disastri. Non possiamo aspettare oltre! Un’altra vita di appena 20 anni è stata spezzata, quanto dobbiamo pagare ancora? Attendiamo da oltre un mese il colloquio col primo ministro Giorgia Meloni, è tempo che ci riceva. Il nostro futuro dipende da decisioni rapide e coraggiose. Non possiamo restare in balia dell'incertezza. Dobbiamo cambiare rotta!"
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