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Da lunedì online il nuovo sito del Corriere Cesenate

È solo una delle novità dell'ultimo periodo. Ora lavoriamo anche con l'Intelligenza artificiale per la quale ci vuole un surplus di intelligenza

Un'immagine di prova del nuovo sito che sarà online dal 4 novembre prossimo

Da lunedì prossimo il nostro giornale sarà online con un sito rinnovato: un cambiamento importante per continuare a rispondere alle nuove sfide che la realtà.

Se non ci si rinnova, si rimane indietro. Ormai lo sanno tutti. Questa affermazione vale ormai in ogni campo: da quello dell'economia a quello della scuola. Dalla cultura alle comunicazioni sociali, solo per citare alcuni settori investiti dai continui cambiamenti dettati dalla rivoluzione digitale.

Innovazione e fedeltà alle radici

Vale anche per noi che cerchiamo di stare al passo con i tempi che si rinnovano di continuo. Da lunedì prossimo, 4 novembre, saremo online con il nuovo sito (come mostra la foto in alto). Un nuovo passo per cercare di intercettare più lettori, per essere più semplici e accattivanti. Per migliorare il nostro servizio nel campo dell'informazione locale che non esclude nulla al proprio interesse.

Con la presenza online, per il nostro giornale fin dal 2007, i nostri confini si sono dilatati. Riguardo a ciò che ci interessa mai erano stati chiusi, con un occhio sempre attento a ciò che accade in Italia e nel mondo. Ora, grazie all'avvento dell'era digitale, i nostri confini un tempo delineati dalla diffusione dell'edizione cartacea ora sono diventati universali. L'ambito locale rimane il nostro bacino per eccellenza, ma è evidente che da qualsiasi parte del globo qualcuno può venire a sbirciare sulle pagine del nostro sito.

Un lavoro di rete tra redazioni

Da oltre tre anni va avanti, pensiamo con successo, il lavoro assieme tra le nostre redazione di Cesena, Faenza e Ravenna. Avere unito i nostri tre giornali mantenendo ciascuno la propria redazione attiva, il nome della testata e la presenza sul territorio crediamo sia stata l'arma vincente di questo primo periodo assieme. Molti lettori ce lo riconoscono, anche se noi non ci nascondiamo le difficoltà che vive tutto il mondo della carta stampata, noi compresi.

Per questo motivo puntiamo e investiamo ancora e con convinzione anche sull'edizione online che ogni giorno e in ogni momento rimane aggiornata su ciò che accade nel nostro territorio, nel nostro Paese e nei continenti. 

Sul nuovo sito stiamo travasando in questi giorni nei quali lavoriamo su due canali (il nuovo e il vecchio sito, appunto) tutti i contenuti di quello che ora voi lettori state vedendo. Si tratta di 50.000 articoli pubblicati dal 10 ottobre 2017 fino a lunedì scorso. Una mole di lavoro che ha spaventato anche noi quando abbiamo appreso i numeri di ciò che abbiamo prodotto. Ai pezzi online vanno aggiunte le fotografie, a decine di migliaia, i video, i documenti del vescovo e della Diocesi, i rilanci sui social e tutto il lavoro per l'edizione cartacea. Ma non è finita qui. Da recuperare ci sarà anche quanto finito in rete dal 2007 al 2017, nella prima versione del nostro sito ancora attiva e che non vogliamo di certo vada perduta.

Migliaia e migliaia di accessi ogni giorno

Anche i numeri di chi ci segue crescono ogni giorno. Cito alcuni casi recenti. La notizia che il vescovo Douglas ci ha dato dell'accettazione della sue dimissioni da parte di papa Francesco, diffusa lunedì 21 ottobre (cfr in "Leggi anche") in un paio di giorni ha raggiunto oltre 22 mila visualizzazioni. Durante le settimane delle alluvioni, in quella di settembre e in quella del maggio 2023 i contatti sono stati decine di migliaia al giorno. Una crescita che si incrementa ogni giorno e si consolida. Quasi mai scendiamo sotto le 5.000 visualizzazioni al giorno, con medie di lettura alte, per ogni singolo articolo, per un sito online.

Un apprezzamento che per noi si deve tradurre in una maggiore responsabilità per ciò che mettiamo in rete. Dal recente corso svolto con don Davide Imeneo (cfr pezzo in "Leggi anche") utilizziamo l'Intelligenza artificiale per alcune nostre lavorazioni. Non si tratta di uno scaricabarile. Tutt'altro. Per lavorare bene con l'IA ci vuole un surplus di lavoro, di pazienza e di responsabilità. In una parola, ci vuole ancora più cuore, più attenzione, più intelligenza. 

L'AI, nuova risorsa a servizio dell'informazione

Ci vuole l'intelligenza del cuore. Per porre le domande giuste e per la revisione di ciò che l'IA propone. Allora il giornalista torna al centro, mettendosi all'inizio e alla fine del processo che intraprende con l'IA. Un ruolo, il nostro, che non viene sminuito, anzi si incrementa se sapremo mettere la passione che questa professione richiede.

A tutti i nostri lettori rinnoviamo l'invito a seguirci e a sostenerci perché è ancora grazie all'edizione cartacea che riusciamo ad assicurare la presenza, speriamo di qualità e di attenzione alla persona, anche in rete. Ci sta a cuore tutta l'umanità, anche quella che si incontra online. Non possiamo non esserci. Come direbbe don Oreste Benzi, di cui si ricordano i 100 anni dalla nascita, "Non posso tacere". Anche noi vogliamo esserci. Noi con voi, con tutti i nostri lettori. Per cercare di districarci nell'immenso flusso di notizie che ogni giorno ci sovrasta e rischia di travolgerci. Ci siamo e desideriamo esserci con il nostro tratto caratteristico. Sulla carta, online, sui social, sui canali più diversi, nulla cambia per noi che cerchiamo di intravedere in ogni volto il volto di Dio. 

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