Villaggio globale

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Rubrica a cura di Ernesto Diaco

Forse non ci sarà chi usa l’intelligenza artificiale per preparare le omelie domenicali e stendere i bollettini parrocchiali, ma per un ripasso del catechismo ChatGPT può rendersi utile

Sfogliando l’ultimo numero della rivista dell’Università Cattolica, “Vita e pensiero”, ci si imbatte in un interessante articolo sui benefici della lettura profonda per i bambini e su come gli schermi stanno cambiando le funzioni del cervello dei più piccoli

Per la Giornata mondiale della pace del 2024, celebrata lo scorso 1° gennaio, papa Francesco ha proposto di riflettere sul ruolo dell’Intelligenza Artificiale (AI) nella costruzione di un mondo più equo e umano. Un tema piuttosto inconsueto per la Giornata che apre il nuovo anno, ma quanto mai di attualità

Chi ha la responsabilità di educare i più piccoli sa quanto sia difficile chiedere ai propri figli o allievi di rispettare norme che i loro compagni non sono tenuti a seguire. Si fa la figura dei cattivi e si ottiene ben poco. Le regole sull’uso dei cellulari o dei videogiochi sono il più classico, e diffuso, degli esempi

Era un pubblico delle grandi occasioni quello che ha affollato le aule dell’Università Cattolica di Milano, il 9 ottobre scorso, per ascoltare le parole di Hiroshi Ishiguro, il professore dell’università di Osaka considerato la massima autorità a livello internazionale in tema di robotica e intelligenza artificiale

È importante guidare l’intelligenza artificiale e gli algoritmi, perché vi sia in ognuno una consapevolezza responsabile nell’uso e nello sviluppo di queste forme differenti di comunicazione che si vanno ad affiancare a quelle dei social media e di Internet

La parola “sinodalità” non è di uso comune nel linguaggio corrente. Spesso, al suo posto, si preferisce l’espressione “camminare insieme”, che rischia però di essere un po’ generica. Ma una mano nella direzione della semplificazione l’ha data lo stesso papa Francesco

Niente schermi sotto i 18 mesi. Tra i 2 e i 6 anni, non più di un’ora al giorno di “scoperta digitale”, preferibilmente frazionata in periodi di 20-30 minuti l’uno. A pranzo, meglio chiacchierare. Sono alcuni dei punti del decalogo per la salute digitale di bambini e ragazzi elaborato dagli specialisti dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù