Marcia di solidarietà per il popolo ucraino

Una “Camminata per la pace” in segno di solidarietà al popolo ucraino.

Si terrà questa sera, sabato 26 febbraio con partenza alle 20,30 da piazza Martiri di San Piero in Bagno, una marcia di solidarietà promossa dalle associazioni “Tra monti e valli”, Avis San Piero in Bagno, Faro di Corzano, asilo delle Grazie e società “San Pietro”.

Il percorso collegherà piazza Martiri di San Piero in Bagno alla rotonda di Bagno di Romagna, e ritorno (circa quattro chilometri in tutto).

"Sottolineo il grande valore simbolico dell'iniziativa - interviene con una nota stampa il sindaco di Bagno di Romagna Marco Baccini - con la quale manifestiamo la nostra vicinanza ai concittadini di origine ucraina e al loro popolo. È anche occasione per affermare in modo chiaro quei valori identitari sui quali si fonda la nostra comunità: libertà, solidarietà, cooperazione, ripudio della guerra e di ogni manifestazione di sopruso. Pace e libertà che i nostri antenati hanno conquistato con coraggio e sacrificio e che ci hanno consegnato in eredità. È proprio quell'eredità che oggi viene minacciata e non possiamo accettarlo. È una minaccia che coinvolge l'Europa e che riguarda ogni suo cittadino. Ognuno di noi. E non possiamo permetterlo".

A Bagno di Romagna la marcia transiterà davanti all’installazione (nella foto) rappresentante una spirale senza fine, trofeo del Giro d’Italia che lo scorso anno ha fatto tappa in territorio bagnese. In occasione del passaggio della carovana del Giro d'Italia era illuminata di rosa. Dal giorno degli attacchi russi sul territorio ucraino l’installazione è illuminata gialla e blu, colori nazionali della bandiera ucraina.

Il parroco di San Piero in Bagno don Rudy Tonelli invita alla preghiera dell'adorazione eucaristica insieme alla comunità ucraina che vive nel territorio di Bagno di Romagna. L'appuntamento di preghiera è per domani, domenica 27 febbraio, dalle 16 alle 17 nella chiesa parrocchiale. "Molto potente è la preghiera fervorosa del giusto": il passaggio della lettera dell'apostolo Giacomo è riportato nel messaggio di invito diffuso poco dal parroco e dalla società San Pietro.