Avis organizza “La Passeggiata del Dono” per lanciare un messaggio comune di sensibilizzazione alla donazione

Per la prima volta riunite insieme nell’ambito del progetto regionale “Le Associazioni del Dono”, Avis Cesena, Aido Savio Rubicone ed Admo Emilia Romagna, già insieme nell’attività di informazione nelle scuole, promuovono domenica 5 maggio l’evento “La Passeggiata del Dono” per lanciare un messaggio comune di sensibilizzazione alla donazione e sottolineare come il valore di una persona risieda in ciò che è capace di dare, sia esso sangue, organi o midollo osseo. Una camminata solidale aperta a tutti con partenza (e arrivo) alle 9,30 in via Serraglio - nell’area, non a caso, denominata Corte del Volontariato poiché sede di varie associazioni - snodandosi lungo le mura cittadine in senso orario con due possibili tragitti: uno pianeggiante di 3,5 km passando da Piazza del Popolo, e l’altro che include la salita alla Rocca Malatestiana.

“Queste manifestazioni sono molto importanti” ribadisce Giuliano Margheritini, referente Admo,“per incentivare una maggiore disponibilità alla donazione, di cui c’è sempre più bisogno”. Aggiunge Beatrice Fiorini, responsabile Area Vasta di Admo: “Soprattutto per il midollo osseo, è aumentata la richiesta con malati sempre più giovani. Quindi ogni donatore in più, è una speranza di aiuto in più.” Per l'iscrizione è richiesto un contributo organizzativo di 2 euro, il quale permette anche la partecipazione alla estrazione di premi finale messi a disposizione da diversi sponsor. Inoltre, al costo di 5 euro supplementari, è possibile dotarsi del “Kit del CamminaDonatore”. La manifestazione sarà allietata dalla presenza degli animatori de “L’Aquilone di Iqbal”, che faranno giocare i bambini con trucca-bimbi e sculture di palloncini e, a conclusione, è previsto un ristoro a base di ciambella per tutti gli intervenuti. 

“L’intenzione è che questo sia il primo di tanti eventi congiunti” dichiara Fausto Aguzzoni, presidente Avis Cesena, “perché pur con diverse specificità, in molti casi le necessità per chi ha bisogno sono legate. Infatti, per un trapianto c’è bisogno anche di sangue e quindi lo scopo è lo stesso”. Conclude Massimo Zanuccoli, responsabile Aido: “In una società civile, la donazione dovrebbe diventare un dovere per i cittadini, con il coinvolgimento di tutti per permettere di migliorare la salute e salvare più vite accorciando i tempi delle liste d’attesa".